Non piace molto al sindacato USB il disegno di legge presentato dalla senatrice Granato, del Movimento Cinque Stelle, in merito all’abolizione della chiamata diretta.
L’atto del Senato n. 763, in cui si affronta il tema dell’abolizione della chiamata diretta e degli ambiti territoriali, recita all’articolo 73-ter: “Il personale docente già titolare su cattedra alla data di entrata in vigore della presente disposizione non può essere assegnato, salvo esplicita richiesta, ai posti di potenziamento”.
Questo, a parere del sindacato guidato da Luigi Del Prete, non è positivo: “Siamo contrari a qualunque forma di trasformazione istituzionalizzata del docente in tappabuchi o potenziatore tout court, abbiamo preteso in passato e ancora rivendicheremo in piazza a Roma nella giornata di sciopero del prossimo 30 novembre, l’abolizione del potenziamento e il ripristino delle compresenze”.
“In questi anni USB Scuola – prosegue Del Prete – si è opposta con forza a qualunque progetto di riforma o ridimensionamento della legge 107 perché sappiamo che è inemendabile e ogni sua eventuale modifica andrebbe a configgere o limitare i diritti dei lavoratori. In ogni scuola in cui siamo presenti abbiamo opposto strenua resistenza all’utilizzo esclusivo di alcuni docenti sul potenziamento, auspicando la formazione di cattedre miste (ore in classe e ore di potenziamento) secondo un principio di equità che riguarda tutti i lavoratori all’interno della scuola, che siano di recente immissione e trasferimento o che abbiano maturato anzianità di servizio e continuità nella stessa scuola, perché il principio di equilibrio per l’assegnazione alle cattedre e per l’orario di servizio dei docenti non può essere derogato da una sorta di “nonnismo””.
Il sindacato si dice sorpreso, perchè “ci saremmo aspettati dal sedicente governo del cambiamento l’avvio di un percorso legislativo di abolizione della “Buonascuola”, che era stato il fulcro dell’ultima campagna elettorale, e di trasformazione dei posti di potenziamento presenti nell’organico dell’autonomia in posti di cattedra, da utilizzare nelle compresenze e in classe, riducendo così il numero di alunni per classe. Non è ammissibile una differenza tra docenti potenziatori e docenti in cattedra, non è pensabile che venga creata una nuova figura giuridica non prevista dal CCNL le cui mansioni non sono contenute esplicitamente nel contratto, ma sarebbero sempre in capo alla discrezionalità del dirigente scolastico, con o senza chiamata diretta. Tale provvedimento lascerebbe gli ultimi immessi in ruolo e gli ultimi docenti trasferiti totalmente alla mercé dei dirigenti scolastici che in questi anni, in totale deregulation, hanno praticato sulle ore di potenziamento le più fantasiose modalità di utilizzo”.
USB ricorda che Insieme alla proposta della senatrice Granato sono state depositate altre due proposte: la 753 a firma del senatore Pittoni (Lega) e la 880 a firma della senatrice Loredana De Petris (Liberi e Uguali). Nelle prossime settimane verrà avviata la procedura per trasformare i tre progetti in una unica legge.