Oggi, venerdì 20 novembre, docenti e dipendenti pubblici incroceranno le braccia per protestare contro le misure contenute all’interno della legge di Stabilità 2016 e per lo stanziamento per il rinnovo dei contratti. L’Unione Sindacale di Base ha promosso la protesta.
Lo sciopero interesserà non solo insegnati ma anche dipendenti del trasporto pubblico (Roma Tpl), lavoratrici e i lavoratori di INPS, INAIL, ACI, CRI, ENIT e di tutti gli altri enti del Comparto pubblico.
La protesta, indetta dall’ Unione Sindacale di Base, vuole coinvolgere tutti gli statali ad unirsi alle manifestazioni che si terranno nelle città di Roma, Milano e Napoli. Nel dettaglio, il sindacato USB sottolinea “ una valutazione completamente negativa sul complesso dei provvedimenti contenuti nella legge di Stabilità ed in particolare per quanto riguarda il vergognoso e sprezzante stanziamento di previsione per il rinnovo dei contratti di 3.200.000 lavoratori pubblici”.
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Per i prossimi tre anni, il Governo stanziato 200 milioni di euro per tutti i contratti scaduti (scuola, università, sanità, enti locali e non solo). L’aumento previsto per i contratti del pubblico impiego è pari a 7,80 euro lordi al mese, una cifra considerata “vergognosa” dai sindacati, soprattutto in virtù del fatto che il ritocco al rialzo sugli stipendi è dovuto al rispetto della sentenza della Consulta n.178 del 2015.
L’ USB Pubblico Impiego, ha emanato un comunicato: “L’unica iniziativa di opposizione alle provocazioni del governo sarà lo sciopero indetto dall’ USB il 20 novembre che vedrà scendere in piazza a Roma, Milano e Napoli i lavoratori del pubblico impiego, dei servizi esternalizzati, delle aziende partecipate e gli LSU-ATA, realizzando in questo modo l’unità di quel lavoro pubblico che garantisce la tenuta del Welfare e che guarda ai cittadini come alleati in una lotta senza quartiere alla politica di tagli ai servizi essenziali voluta dall’Unione Europea”.
La data del 20 novembre non è stata scelta a caso e coinciderà con il passaggio della legge di Stabilità 2016 dalla Commissione Bilancio all’aula del Senato che, secondo le previsioni, dovrebbe dare il proprio via libera entro il 21 novembre.
Lo sciopero generale si protrarrà per l’intera giornata di venerdì. Per quanto riguarda la scuola, non saranno dunque garantite le lezioni, anche se gli studenti che non si presenteranno in classe verranno comunque considerati assenti e dovranno presentare la relativa giustificazione.
Come affermato in precedenza, l’Unione Sindacale di Base ha organizzato tre grandi manifestazioni a Milano, Roma e Napoli. Nel capoluogo lombardo i partecipanti si incontreranno in Largo Cairoli alle ore 9:30, nella Capitale invece la protesta si terrà al Colosseo – Arco di Costantino (sempre alle 9.30), a Napoli il concentramento è previsto in Piazza Mancini alle ore 10:00.