Anche il Parlamento mostra attenzione alle novità normative sulle responsabilità dei minori di 14 anni all’uscita da scuola.
Il testo del ddl Malpezzi è infatti stato incluso nel decreto fisco, collegato alla manovra di fine 2018, giunto il 31 ottobre a palazzo Madama. E i senatori lo hanno subito preso in esame: “Sono già stati depositati diversi emendamenti sulla vicenda” dell’obbligo per i genitori di andare a prendere i figli all’uscita di scuola anche alle medie, ha detto il relatore al decreto Silvio Lai, appartenente al Pd.
Il termine per presentare gli emendamenti in commissione Bilancio del Senato era lo stesso 31 ottobre alle ore 15. Sono giunte proposte bipartisan: hanno presentato in Senato emendamenti al decreto fiscale il Pd e Mdp.
Sono due gli emendamenti Dem a firma Marcucci e Puglisi. Nella proposta Marcucci i genitori possono autorizzare l’uscita autonoma degli under 14, sollevando la scuola dalla responsabilità. La proposta Puglisi, come quella di Mdp, prevede una apposita liberatoria. Si tratta di un tema, sottolinea la capogruppo Mdp Cecilia Guerra, “che andava risolto subito”, anche con un decreto ad hoc.
Interpellato sul tema il viceministro dell’Economia Enrico Morando, che seguirà per conto del governo sia il decreto sia la legge di Bilancio, ha spiegato che si tratta di una questione che “non è ancora stata affrontata. Quando ci saranno gli emendamenti vedremo”.
C’è chi però pone seri dubbi sulla fattibilità del piano condotto dal Governo per cambiare le norme sull’uscita da scuola degli alunni.
Mario Pittoni, responsabile federale Istruzione della Lega, propone “una circolare ministeriale da sottoporre alla valutazione del Consiglio di Stato, per non rischiare”, perchè per il leghista ci sono buone possibilità che “l’emendamento ai provvedimenti attualmente in discussione” sia “dichiarato inammissibile”.
Trascinando, in questo caso, “fino alla fine dell’anno scolastico il problema di milioni di genitori che lavorano, costretti da una sentenza della Corte di Cassazione a trovare sempre e comunque qualcuno che vada a prendere i figli a scuola”.
Solo una Circolare Miur, quindi, potrebbe colmare subito il vuoto normativo ed esonerare la scuola da responsabilità che non le competono.
“Con la legislatura in scadenza – spiega Pittoni – non c’è garanzia di riuscire ad approvare in tempo utile il disegno di legge che dovrebbe aggirare le restrizioni della Cassazione, che ha condannato un docente e un dirigente per la morte di uno studente. Il parere del Consiglio di Stato può chiarire i dubbi sull’utilizzo della cosiddetta “liberatoria”, ovvero l’autorizzazione dei genitori per il rientro a casa dei figli da soli e la contestuale dichiarazione di esonero da responsabilità dell’amministrazione scolastica per eventuali danni subiti dagli alunni nel tragitto di ritorno”.
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