Sulla questione dell’uscita da scuola degli alunni interviene anche l’ANDIS (Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici) ha deciso di intervenire con un documento ufficiale approvato nei giorni scorsi.
Il Consiglio Nazionale e il Direttivo Nazionale dell’ANDIS, riuniti a Fiuggi nei giorni 26 e 27 ottobre 2017, hanno preso in esame la situazione di forte preoccupazione che da alcuni giorni sta interessando famiglie, docenti e dirigenti scolastici a seguito dell’Ordinanza n. 21593 del 19 settembre 2017 con cui la Corte di Cassazione, III sezione civile, ha confermato la sentenza della Corte di Appello di Firenze n. 1052 del 20 giugno 2014;
PREMESSO CHE
– l’art. 591 del Codice Penale, che prevede l’obbligo di vigilanza sui minori fino a 14 anni, chiama in causa – se pur con l’esclusiva finalità di evitare situazioni potenzialmente pregiudizievoli per il minore – la responsabilità dei docenti e dei dirigenti scolastici ma ancor più quella dei genitori degli alunni;
– la norma sulla vigilanza dei minori andrebbe riconsiderata alla luce delle mutate caratteristiche della società e delle consuetudini ormai consolidate nelle scuole e nelle famiglie italiane; – la questione dell’obbligo di vigilanza andrebbe affrontata anche da una prospettiva psico-pedagogica, riconoscendo il pieno diritto dei minori alla progressiva conquista di autonomia e responsabilità;
– gli impegni assunti dalla Ministra dell’Istruzione contemplano la possibilità di introdurre “una norma di legge che, a certe condizioni, dia alle famiglie la possibilità di firmare liberatorie che sollevino da ogni responsabilità giuridica, anche penale, dirigenti e personale scolastico al termine dell’orario di lezione”;
– i Regolamenti di istituto e i Patti di corresponsabilità in atto nella stragrande maggioranza delle scuole italiane prevedono già modalità consensuali di gestione della vigilanza degli alunni al termine delle lezioni; – è necessario e urgente restituire tranquillità alle centinaia di migliaia di alunni, docenti e genitori interessati, al fine di garantire l’ordinata prosecuzione delle attività nelle istituzioni scolastiche del primo ciclo.
tanto premesso
CHIEDONO AL GOVERNO E AL PARLAMENTO
di adottare con urgenza un provvedimento legislativo di modifica delle norme richiamate dalla predetta Ordinanza della Cassazione.
In subordine, l’A.N.DI.S. propone di modificare l’art.10 del D.Lgs. 297/1994, prevedendo che i Regolamenti di istituto possano contemplare la possibilità per i genitori di rilasciare “dichiarazioni di responsabilità” sulla base di una valutazione congiunta tra docenti e famiglia dello stato soggettivo di maturità del minore relativamente al tragitto scuola-casa, nonché alle condizioni di sicurezza del contesto territoriale e allo stato delle relazioni dell’istituzione scolastica con l’ente locale.
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