Come abbiamo scritto ampiamente, è arrivato l’ok del Senato all’emendamento per la legge di Bilancio 2018, per quanto riguarda l’uscita da scuola dei minori di 14 anni, che dunque sancisce l’esonero del personale della scuola da qualsiasi responsabilità di vigilanza. Sulla questione però occorre specificare alcune cose importanti.
Sul testo dell’emendamento, presente all’articolo 19 – bis dell’intero documento, si specifica non solo il fatto che “i genitori esercenti la responsabilità genitoriale, i tutori e i soggetti affidatari ai sensi della legge 184/1983, dei minori di 14 anni, in considerazione dell’età di questi ultimi, del loro grado di autonomia e dello specifico contesto, nell’ambito di un processo di loro autoresponsabilizzazione, possono autorizzare le istituzioni del sistema nazionale di istruzione a consentire l’uscita autonoma dei minori di 14 anni dai locali scolastici al termine dell’orario delle lezioni” e che di conseguenza l’autorizzazione “esonera il personale scolastico dalla responsabilità connessa all’adempimento dell’obbligo di vigilanza”. Ma sul testo è specificato anche il fatto che la scuola viene esonerata da ogni responsabilità anche per quanto riguarda la salita e discesa dal mezzo dal bus scolastico. Infatti, il testo recita: “l’autorizzazione ad usufruire in modo autonomo del servizio di trasporto scolastico, rilasciata dai genitori esercenti la responsabilità genitoriale e dai tutori dei minori di 14 anni agli enti locali gestori del servizio esonera dalla responsabilità connessa all’adempimento dell’obbligo di vigilanza nella salita e discesa dal mezzo e nel tempo di sosta alla fermata utilizzata, anche al ritorno dalle attività scolastiche”.
Come abbiamo scritto in precedenza, la ministra Fedeli si è detta soddisfatta per l’approvazione dell’emendamento al Senato, indicando anche l’importanza della collaborazione scuola – famiglia che spesso non viene sottolineato: “la norma approvata dal Senato consentirà di superare tutte le problematiche richiamate, nel rispetto dei principi sanciti nella Carta Costituzionale, laddove assegna alla famiglia ed alla scuola la responsabilità di educare e di istruire i giovani in un rapporto famiglia/scuola che va nella direzione di una relazione sempre più interattiva, introducendo modalità organizzative atte a favorire un maggiore coinvolgimento dei genitori nella vita scolastica, così investendoli della corresponsabilità educativa”.
“In questo quadro – conclude la Ministra -, l’autorizzazione dei genitori all’uscita autonoma dei minori di 14 anni da scuola costituirà il frutto del confronto responsabile, dell’accordo partecipato, della condivisione di metodologie e obiettivi tra famiglia e scuola, che devono caratterizzare il processo di crescita del minore in ambito scolastico”.
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