Nella scuola c’è estrema di necessità di approvare delle regole uguali per tutti nella gestione degli alunni all’uscita delle sedi, al termine delle lezioni.
La questione è diventata impellente a seguito della recente ordinanza della Cassazione sul caso di un alunno investito dal pullman scolastico e morto subito dopo l’uscita da scuola nel 2003.
Il Partito Democratico, cosciente del “buco” normativo, ha deciso di presentare a breve un disegno di legge.
Solo che, probabilmente, deve ancora chiarirsi al suo interno. E anche ai vertici.
Il 26 ottobre, infatti, la ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli, alla vigilia della presentazione del ddl in Consiglio dei Ministri, ha fatto intendere che al di sotto dei 14 anni sarebbe sempre bene far venire un genitore a prendere il figlio all’uscita di scuola.
“Stiamo parlando di leggi a tutela dell’incolumità e delle responsabilità legate ai minori”. Quanto alla tesi di chi sostiene che in questo modo non si facilita l’autonomia dei propri figli, Valeria Fedeli è convinta che “si può far sperimentare autonomia ai ragazzi non soltanto nel rapporto casa-scuola, scuola-casa“.
A tale scopo, proprio perché viene prima di tutto l’incolumità dei minori, in particolare degli under 14, la ministra ha invitato le famiglie a coinvolgere pure i nonni: “è un grande piacere per i nonni andare a prendere i nipotini. La considero una cosa fantastica. Potessi farlo!”, ha concluso Fedeli.
Poche ore dopo, su Facebook, il segretario Pd, Matteo Renzi, ha pubblicato un ‘post’ dai contenuti decisamente diversi: “Quando ho letto che noi genitori siamo obbligati a riprendere i figli da scuola sono rimasto allibito. Poi, studiando la vicenda e la pronuncia della Cassazione, ho capito meglio i termini della questione. La buona scuola non c’entra niente”.
“Il punto è che la legislazione italiana tutela il minore, e fa benissimo, ma dimentica l’autonomia che è valore educativo e pedagogico importantissimo”, ha concluso l’ex premier.
Insomma, invece di far chiarezza, il Pd sulla questione dell’uscita da scuola degli alunni sembra proprio che si stia “incartando”.
Il particolare non è sfuggito a Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera, che su Twitter scrive: “#Scuola @valeriafedeli dice bianco, @matteorenzi ribatte nero. Pd contro suo governo, ma per ministro Istruzione è tutto ok. Contenta lei…”.
Incalzata nel CdM di venerdì 27 ottobre, dallo stesso Brunetta, la Ministra risponde così: “Il Pd si farà carico di trovare il giusto equilibrio con una proposta in Parlamento. Posso rassicurare l’on Brunetta: non c’è nessun caos, nessuna inadeguatezza, né del Governo né del Pd. Solo la consapevolezza che parliamo di un tema delicato e importante, che ha anche a che fare con la sicurezza e la tutela delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi. Un tema rispetto al quale è il Pd a proporre azioni concrete, non certo il centrodestra”.
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