Come abbiamo scritto in precedenza, con l’approvazione della legge di bilancio 2017, è legge la norma sull’uscita da scuola dei minori di 14 anni, tramite la liberatoria firmata dai genitori.
Tramite un video sulla propria pagina Facebook, la deputata Simona Malpezzi, la prima firmataria dell’emendamento approvato alle Camere, mostra la propria soddisfazione: “Una scelta che si basa sul livello di responsabilità e di autonomia che i genitori decidono di attribuire ai propri figli. Viene colmato un vuoto normativo. Vengono sollevate le scuole dalle proprie responsabilità e si garantisce ai ragazzi una crescita autonoma e responsabile“.
Cosa cambia?
D’ora in poi, quindi, i genitori delle ragazze e dei ragazzi minori di 14 anni potranno legittimamente autorizzare le scuole frequentate dai propri figli a consentirne l’uscita autonoma dai locali scolastici al termine dell’orario delle lezioni, in considerazione dell’età, del grado di autonomia e dello specifico contesto. Il rilascio dell’autorizzazione da parte della famiglia avrà l’effetto di esonerare il personale scolastico dalla responsabilità connessa all’adempimento dell’obbligo di vigilanza.
La sentenza della Cassazione
La questione era venuta alla ribalta dopo una recente sentenza della Cassazione (n. 21593/2017) riguardante l’obbligo di vigilanza sui minori all’uscita dalle scuole. In particolare, la Suprema Corte ha stabilito che il coinvolgimento di un minore in un incidente fuori dal perimetro scolastico – un bambino di 11 anni era stato investito sulla strada pubblica – non esclude la responsabilità della scuola, cui spetta, appunto, l’obbligo di vigilanza.
A seguito di questa ordinanza molti dirigenti scolastici avevano emanato specifiche circolari per impedire l’uscita autonoma da scuola delle alunne e degli alunni con età inferiore ai 14 anni. Provvedimenti che hanno determinato proteste e preoccupazioni da parte delle famiglie, che si sono trovate anche nell’evidente difficoltà di contemperare la presenza quotidiana all’uscita della scuola dei propri figli con l’orario di lavoro.
Gli stessi docenti si sono visti costretti a dover prolungare la loro presenza nei locali scolastici anche oltre l’orario di lavoro. Con l’ordinanza della Cassazione, in pratica, è emersa la mancanza, nel nostro ordinamento, di una disciplina specifica sulla questione, che tra l’altro garantisse l’uniformità normativa su tutto il territorio nazionale.
Nel nuovo contesto, l’autorizzazione dei genitori all’uscita autonoma dei minori di 14 anni da scuola costituirà il frutto del confronto responsabile, dell’accordo partecipato, della condivisione di metodologie e obiettivi tra famiglia e scuola, che devono caratterizzare il processo di crescita del minore in ambito scolastico.