Attualità

Uso corretto delle mascherine per i bambini: le indicazioni dell’Oms

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha diffuso in rete una serie di regole per informare sull’uso corretto delle mascherine per i bambini.

Le informazioni si rivelano quanto mai utili in questi giorni in prossimità della riapertura delle scuole in molti paesi europei e in Italia in particolare.

FAQ mascherine per i bambini

Le istruzioni sono organizzate secondo lo schema delle FAQ Domande Frequenti; se ne presenta qui di seguito un riassunto, considerando i punti salienti.

L’OMS consiglia di consultare e rispettare sempre le autorità locali sulle pratiche raccomandate nella loro zona, tenendo però conto che i bambini di età inferiore ai 5 anni non dovrebbero essere obbligati a indossare maschere. Ciò si basa sulla sicurezza e sull’interesse generale del bambino e sulla capacità di utilizzare in modo appropriato una mascherina con un’assistenza minima.

Ci possono essere requisiti locali per i bambini di 5 anni e meno di 5 anni di età per indossare le maschere, o esigenze specifiche in alcuni ambienti, come ad esempio la vicinanza fisica a qualcuno che è malato. In queste circostanze, se il bambino indossa una maschera, un genitore o un altro tutore deve essere in grado di poterne controllare l’uso sicuro.

L’OMS e l’UNICEF consigliano che la decisione di utilizzare le maschere per i bambini di età compresa tra i 6 e gli 11 anni dovrebbe basarsi sui seguenti fattori: se c’è una trasmissione diffusa nella zona in cui risiede il bambino, sulla capacità del bambino di usare una maschera in modo sicuro e appropriato, la possibilità di accesso alle maschere, così come il loro riciclaggio e sostituzione in alcuni ambienti (come le scuole e i servizi di assistenza all’infanzia), l’adeguata supervisione da parte di un adulto e istruzioni al bambino su come indossare, togliere e indossare in sicurezza le maschere, il potenziale impatto dell’uso della mascherina sull’apprendimento e sullo sviluppo psicosociale, in consultazione con insegnanti, genitori/accompagnatori e/o medici, le interazioni che il bambino ha con altre persone che sono ad alto rischio di sviluppare malattie gravi, come gli anziani e le persone con precarie condizioni di salute.

L’OMS e l’UNICEF consigliano ai bambini dai 12 anni in su di indossare una maschera nelle stesse condizioni degli adulti, in particolare quando non possono garantire una distanza di almeno 1 metro dagli altri e la trasmissione è molto diffusa nella zona.

Mascherine e disabilità

L’uso di maschere per bambini di qualsiasi età con disturbi dello sviluppo, disabilità o altre condizioni di salute specifiche non dovrebbe essere obbligatorio e dovrebbe essere valutato caso per caso dal genitore, dal tutore, dall’educatore e/o dal medico del bambino. In ogni caso, i bambini con gravi disturbi cognitivi o respiratori con difficoltà a tollerare una maschera non dovrebbero essere obbligati a indossarle.

I bambini che sono in generale in buona salute possono indossare una maschera non medica o una maschera di tessuto. Ciò consente di controllare la fonte, ossia di evitare che il virus si trasmetta ad altri se sono infetti e non sono consapevoli di essere infetti. L’adulto che fornisce la mascherina deve assicurarsi che sia della misura corretta e copra sufficientemente il naso, la bocca e il mento del bambino.

I bambini con condizioni di salute come la fibrosi cistica, il cancro o l’immunosoppressione, dovrebbero, in consultazione con i loro fornitori medici, indossare una maschera medica, che controlla la diffusione del virus e la protezione di chi la indossa, ed è raccomandata per chiunque sia a più alto rischio di ammalarsi gravemente a causa di COVID-19.

Mascherine e attività all’aperto

I bambini non dovrebbero indossare una maschera quando fanno sport o attività fisiche, come correre, saltare o giocare al parco giochi, in modo che non comprometta la loro respirazione. Quando si organizzano queste attività per i bambini, è importante incoraggiare tutte le altre misure critiche per la salute pubblica: mantenere una distanza di almeno un metro dagli altri, limitare il numero di bambini che giocano insieme, fornire l’accesso alle strutture per l’igiene delle mani e incoraggiarne l’uso.

Carmelina Maurizio

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