Sulla questione delle convenzioni con le scuole paritarie per poter disporre di altri spazi per l’avvio dell’anno scolastico, interviene in queste ore la senatrice del Movimento Cinque Stelle Tiziana Drago che ribadisce quanto già dichiarato alla nostra testata: “Raccolgo con soddisfazione l’apertura del Ministero dell’Istruzione in merito al possibile utilizzo delle strutture delle scuole paritarie per trovare spazi aggiuntivi per gli alunni. Un’ipotesi concreta volta alla sicurezza degli alunni e del personale docente che avevo già avanzato nei giorni scorsi e che avevo fatto presente anche al ministro Azzolina”.
“Nell’ambito della possibilità prevista dal cosiddetto decreto “Agosto” di affittare spazi e nell’ambito dei patti territoriali previsti dal Piano per la ripartenza – aggiunge la senatrice – è assolutamente possibile, per gli enti locali, fare ricorso alle scuole paritarie per recuperare aule aggiuntive. Le scuole paritarie hanno già aule e mense a norma e sono strutture idonee per garantire le distanze di sicurezza. Il distanziamento è un atto dovuto e bisogna mantenerlo”.
“L’aver stanziato oltre 300 milioni di euro per le scuole pubbliche paritarie – conclude Drago – non toglie il fatto che si possa stipulare tra le due espressioni della scuola pubblica (statale e paritaria) anche un patto educativo per una scuola post Covid-19 efficiente e sicura, grazie allo scambio di best practices”.
Il pensiero della senatrice Drago è chiaro e appare in linea con le decisioni assunte di recente dallo stesso Ministero: grazie alle risorse stanziate con il “decreto agosto” gli Enti Locali potranno stipulare accordi e convenzioni onerose con le scuole paritarie anche se queste hanno già ricevuto altri finanziamenti.
La posizione di Bianca Granato (M5S)
Di parere del tutto opposto è la senatrice Bianca Granato, anche lei del M5S, che – da noi interpellata – afferma: “Le scuole paritarie devono cedere i locali disponibile del tutto gratuitamente perché hanno preso dallo Stato ben 300 mln di euro, circa 25mila euro a scuola e senza dover giustificare alcuna perdita”.
Ma Bianca Granato non si limita a prendere le distanze dalle decisioni del Ministero e dalla dichiarazione di Tiziana Drago e aggunge: “Mi risulta che perlomeno in Calabria i sindaci non hanno fatto finora alcunché per reperire altri locali; pensare che grazie al disinteresse (che potrebbe anche essere in malafede) di alcuni questa possa trasformarsi nell’ennesima ghiotta occasione per dei proprietari di immobili per mettere le mani sui soldi dello Stato è scandaloso”.
Parole forti che non passeranno inosservate.
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