Pesanti i numeri che vengono fuori dopo il sisma che ha colpito il centro Italia a partire dal 24 agosto: 32 gli istituti scolastici con plessi lesionati e inagibili, di cui 23 comprensivi e 9 superiori; 362 gli edifici controllati e poi 166 hanno subito lesioni e 85 risultano totalmente inagibili e in fine 10.000 gli alunni coinvolti. A seguito di tale pesante situazione è stato firmato il cosiddetto contratto di utilizzazione straordinario del personale docente, educativo e Ata colpito dal sisma, che ha perso la propria abitazione o deve cambiare sede perché la propria scuola risulta totalmente inagibile. Soddisfazione da parte dei sindacati della scuola di Cgil Cisl Uil e Snals delle Marche: “Una trattativa, iniziata lo scorso 7 novembre, molto complessa, che abbiamo portato avanti difendendo con forza il principio che le necessarie tutele del personale fossero strettamente connesse con quelle di cura e salvaguardia delle comunità scolastiche”.
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Il contratto sottoscritto, sottolineano i sindacati, permetterà agli insegnanti di essere utilizzati, nel rispetto del principio della continuità didattica, sia nelle nuove classi che verranno attivate e che accoglieranno gli alunni delle comunità sfollate sulla costa, sia in quelle che stanno progressivamente riaprendo nei comuni colpiti dal sisma. I sindacati chiedono ora “a tutti i soggetti coinvolti, in particolare alla Regione e alla Direzione Scolastica regionale, di impegnarsi al massimo per riaprire tutte le scuole entro i primi di dicembre”.