Esiste il rischio che molti docenti trasferiti lontani da casa con il meccanismo della mobilità nazionale delle 100 province, non possano fare la mobilità annuale.
Il rischio è che per le utilizzazioni e assegnazioni provvisorie 2017/2018 non si conceda più, come accaduto per questo anno scolastico, la deroga al vincolo triennale nella provincia di titolarità. Si tratta, per esempio, del caso di migliaia di docenti entrati in ruolo con la fase C della legge 107/2015, che con l’anno scolastico 2016/2017 hanno avuto la conferma in ruolo in uno dei 100 ambiti territoriali e 100 province indicate nella domanda di mobilità presentata l’anno scolastico scorso. Questi docenti entrati in ruolo il primo settembre 2015, che hanno fatto l’anno di prova nel 2015/2016 e hanno avuto la possibilità di avere l’utilizzazione o assegnazione provvisoria in deroga al vincolo triennale per l’anno scolastico 2016/2017, si troverebbero vincolati a restare nella loro provincia di titolarità, senza potere fare domanda di assegnazione provvisoria, per il prossimo anno scolastico.
Infatti il Miur non vuole più consentire la richiesta di mobilità annuale per avvicinarsi alla famiglia, ai docenti che hanno una provincia di titolarità diversa da quella di ricongiungimento, e si trovano entro il terzo anno di titolarità dall’immissione in ruolo.
Per tentare di risolvere questa delicata questione serve un tavolo politico tra Sindacati e la Ministra Fedeli. Infatti nella settimana che andrà dal 5 giugno al 9 giugno ci sarà sicuramente un incontro che toccherà la problematica dell’ennesima deroga che dovrebbe consentire ai docenti che si trovano lontane dalle loro famiglie e vincolati, di potere presentare istanza di utilizzazione o assegnazione provvisoria per l’anno scolastico 2017/2018.
Nessuno scommette sulla riuscita di derogare ancora il vincolo triennale per le utilizzazioni e assegnazioni provvisorie interprovinciali, infatti su questo punto la Ministra Valeria Fedeli è stata molto chiara ed ha rivendicato il bisogno di rispettare la continuità del servizio negli ambiti di titolarità e nelle scuole di incarico.
Il Miur vorrebbe limitare, nella fase di assegnazioni provvisorie, il ricongiungimento soltanto al coniuge, figli e genitori, tagliando fuori i parenti ed affini purché la convivenza risulti da certificazione anagrafica.
Non resta che attendere la settimana prossima per capire quali potrebbero essere le novità per la mobilità annuale 2017/2018.