Il contratto sulle utilizzazioni e assegnazioni provvisorie rischia di andare in fumo, dopo l’incontro di questa mattina fra sindacati e Miur.
Infatti, dopo l’ipotesi di CCNI di mobilità annuale siglata il 21 giugno scorso fra sindacati e Miur, i sindacati avevano inviato delle richieste di modifica e di interpretazione il 13 luglio scorso, a cui però non è mai arrivata una risposta. Risposta che i sindacati non hanno avuto nemmeno nella giornata del 31 agosto, lasciando ancora molti dubbi sulle assegnazioni provvisorie e le utilizzazioni.
“Siamo pronti a non siglare il contratto – spiega la Gilda – perché non è stata accolta alcuna delle nostre tre richieste avanzate il 13 luglio scorso riguardanti l’eliminazione dell’obbligo di convivenza per il ricongiungimento al genitore; la possibilità di presentare domanda di assegnazione provvisoria tra comuni diversi della provincia degli aventi diritto; il superamento della limitazione abnorme nel diritto ad esprimere preferenze. Inoltre l’Amministrazione non ci ha fornito nessuna spiegazione sul motivo del diniego”.
“Ancora più assurda la convocazione di questo incontro nell’ultimo giorno utile prima della scadenza dei termini fissati per oggi. Si tratta di un comportamento che denota una mancanza di rispetto nei nostri confronti e – conclude la Gilda – che deteriora ulteriormente le relazioni sindacali”.
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Dello stesso avviso la Cisl Scuola, che tramite un comunicato del segretario nazionale Maddalena Gissi, esprime la propria amarezza, per la mancanza di risposte da parte del Miur: “la richiesta di interpretazione autentica era stata inviata al Miur in data 13 luglio con lo scopo di pervenire, in modo condiviso tra le parti firmatarie, alla corretta interpretazione del CCNI nella fase di applicazione delle disposizioni relative alle assegnazioni provvisorie, si legge sul sito Cisl Scuola. A partire dall’incontro del 3 agosto scorso l’Amministrazione non ha mai tuttavia dimostrato alcuna disponibilità a trovare punti di mediazione; con il verbale di oggi altro non si è fatto che registrare la distanza delle posizioni e la loro inconciliabilità”.
Quindi, resta ancora irrisolto, fra i tanti, il dubbio riguardante l’obbligo di convivenza per il ricongiungimento al genitore, una delle domande più frequenti che abbiamo ricevuto in questo periodo da molti docenti.
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