Il 13 giugno 2023 è stata sottoscritta l’intesa tra sindacato e Ministero con la quale sono state date delle indicazioni sulla procedura da seguire per le richieste di utilizzazioni e assegnazioni provvisorie di tutto il personale scolastico docenti, educatori e personale ATA.
L’assegnazione provvisoria può essere richiesta per una sola provincia e per uno dei seguenti motivi: ricongiungimento ai figli o ai minori affidatari con provvedimento giudiziario; ricongiungimento oltre che al coniuge o alla parte dell’unione civile o al convivente, anche ai parenti o affini, purché la stabilità della convivenza risulti da apposita certificazione anagrafica; ricongiungimento al genitore.
Possono presentare la domanda per partecipare alle procedure di mobilità “annuale” il personale ATA con contratto a tempo indeterminato in servizio nei diversi profili oltre:
La domanda va presentata in modalità cartacea accedendo al sito del MIM , dove sarà disponibile la modulistica per le utilizzazioni e le assegnazioni provvisorie per tutti gli ordini e gradi d’istruzione.
Il personale ATA può presentare la domanda di utilizzazione e di assegnazione provvisoria dal 21 giugno al 7 luglio 2023 avvalendosi del modello di domanda che sarà disponibile nella sezione Mobilità del sito del MIM. La domanda dovrà essere inviate, secondo le modalità previste dal Codice dell’amministrazione digitale (es. posta elettronica certificata), all’Ufficio scolastico territorialmente competente.
Detto personale, ai fini delle utilizzazioni, è graduato sulla base del punteggio conseguito secondo quanto previsto dalla tabella A dell’allegato E del CCNI sulla mobilità del personale docente, educativo e ATA, sottoscritto in data 18 maggio 2022.
Secondo quanto fissato dall’art. 20, comma 3, primo periodo del CCNI 8 luglio 2020 avverso le graduatorie redatte dal dirigente scolastico o dall’autorità/ufficio territoriale competente (…) è consentita la presentazione, da parte del personale interessato, di motivato reclamo, entro 5 giorni dalla pubblicazione o notifica dell’atto, rivolto all’organo che lo ha emanato.
Nell’ambito dell’art. 3, comma 5, CCNI/2020, dell’Intesa ricomprende, tra le specifiche situazioni locali che consentono alla contrattazione decentrata regionale di definire ulteriori criteri e modalità di utilizzazione relativamente:
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