I social media influenzano i minori esponendoli a diversi rischi ma devono essere vissuti non solo come il male oscuro perché possono offrire anche delle importanti opportunità per i ragazzi.
In questo periodo viviamo una profonda trasformazione delle relazioni interpersonali dovuto all’esplosione dei social per questo è di fondamentale importanza per genitori, insegnanti ed educatori in generale conoscerli e insegnare ai ragazzi alcune piccole e semplici regole che ne consentono un uso critico e responsabile.
I social media sono diventati parte integrante della vita di molti giovani di oggi, che li usano per comunicare, informarsi, sentire la musica, vedere contenuti, divertirsi e condividere i propri interessi. Tra i social più usati dai minori ci sono tra gli altri Bereal, Instagram, TikTok, YouTube e Snapchat. Tuttavia, l’uso dei social comporta anche dei rischi e delle sfide, che richiedono una maggiore consapevolezza e responsabilità da parte dei minori e dei loro genitori.
Non ci sono solo impatti negativi, i social sono in grado di portare con sé anche dei benefici (fonte Agenda Digitale), vediamo quali i principali.
Primo su tutti la possibilità di ampliare le proprie relazioni sociali perché queste piattaforme consentono di entrare facilmente in contatto con tanti coetanei di lingue e culture diverse.
I social consentono inoltre la possibilità di parlare l’inglese con altri ragazzi potendo così perfezionare o ampliare il lessico, cosi come possono ampliare le competenze digitali grazie all’utilizzo dei dispositivi digitali.
Il mondo della Rete, internet e i motori di ricerca, in particolare, consentono l’accesso ad infinite fonti di informazioni che possono stimolare la curiosità e apprendere ciò che si desidera in maniera anche più divertente fuori dal contesto scuola e della rigida didattica.
Infine, i social consentono ai ragazzi la partecipazione a gruppi di interesse, iniziative di solidarietà, attivismo che favoriscono il senso di appartenenza e li fa crescere come cittadini digitali.
A fronte di questi benefici e aspetti positivi, ci sono gli aspetti negativi che di solito spingono gli adulti a far allontanare dai social i bambini. Parliamo ad esempio di esposizione a contenuti inappropriati e violenti, azioni di molestie e di cybebullismo.
Altro fenomeno negativo è il cybergrooming, cioè la pratica di adescamento di minori da parte di adulti con intenti sessuali che si avvalgono di tecniche di manipolazione psicologica.
Ulteriore fenomeno da non sottovalutare è la sovraesposizione e la dipendenza da internet, un uso eccessivo e compulsivo dei social può arrivare a causare anche isolamento, ansia, depressione con conseguente disturbo del sonno.
Aspetto negativo è anche la perdita di privacy, ovvero la divulgazione impropria dei dati personali, immagini o altre informazioni sensibili da parte di terzi.
Per ovviare ai fenomeni negativi e permettere un utilizzo sereno e costruttivo dei social è prima di tutto essenziale che l’adulto sia il primo ad essere informato, e sappia conoscerli in maniera opportuna.
Esistono poche regole che possono essere indicate ai bambini anche dagli insegnanti oltre che dai genitori.
Ad esempio, i dispositivi forniscono la possibilità di impostare le impostazioni di privacy che consente la limitazione di alcuni contenuti impropri.
Una buona pratica che può essere insegnata è il rispetto delle regole la cosiddetta netiquette ovvero le norme di buona educazione e civiltà che regolano la comunicazione online, come ad esempio il rispetto, la cortesia, la tolleranza. Questa potrebbe essere, perché no, inserita all’interno delle ore di educazione civica , materia trasversale a tutto il piano della didattica.
Configurare dei sistemi di limitazione e controllo del tempo, questa è una buona pratica che può essere applicata sia a casa alternando fasi di gioco a quelle dell’utilizzo del cellulare ma anche a scuola durante le lezioni permettendo l’utilizzo dello smartphone solo in alcuni specifici momenti della lezione usandolo come strumento complementare.
Serve collaborazione tra famiglie e scuola, scambiarsi opinioni e lavorare insieme per un obiettivo comune: l’uso consapevole e costruttivo dei social e dello smartphone da parte dei minori.
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