Le vacanze estive ridotte? Possono essere una soluzione condivisibile, ma non sono una priorità. A sostenerlo è la Rete degli Studenti Medi: “siamo contenti – dice il portavoce Alberto Irone – che la Ministro si ponga il problema di come migliorare la scuola italiana, ma ci piacerebbe capire anche come la Giannini ha intenzione di mettere in atto seriamente quel cambiamento strutturale di cui lei stessa ha parlato, che deve partire da edilizia scolastica, innovazione ed aggiornamento della didattica e diritto allo studio garantito, piuttosto che dalle vacanze estive troppo lunghe”.
“Da anni – continua Irone – diciamo che la scuola italiana necessita una totale rivisitazione e una totale innovazione. Non è infatti un problema recente quello della necessità di modificare gli strumenti e l’organizzazione della didattica nelle nostre scuole, con programmi meglio distribuiti negli anni di scuola e con metodi di insegnamento innovativi e al passo coi tempi. In una scuola come questa, in cui i docenti costantemente formati ed aggiornati sono anche in grado di portare avanti il ruolo educativo che la scuola pubblica ha, in una scuola in cui non esista più l’emergenza edilizia scolastica, tutte le criticità riportate dalla Ministro scomparirebbero.”
L’indicazione del rappresentante degli studenti medi è quindi quella di pensare alle emergenze, non ai problemi secondari. “In futuro, dopo che verranno stanziati finanziamenti per l’edilizia scolastica, dopo che verranno aggiornati i programmi scolastici, dopo che verrà fatta formazione ed aggiornamento continuo del corpo docente, dopo che la scuola ritornerà ad essere una priorità politica del governo, ci si potrà pure interrogare anche dell’utilità di avere tre mesi di vacanze estive o piuttosto periodi di vacanza divisi in tutto l’anno. Ma forse, a quel punto, sarà abbastanza superfluo parlarne perchè – conclude Irone – le scuole saranno aperte anche d’estate e saranno diventate centri di aggregazione giovanile e punti di riferimento cittadini”.