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Vacanze di Natale: molti i docenti che rientrano a casa, ma non tutti

Si avvicina il tanto atteso Natale. Cosa c’è di più bello dell’atmosfera natalizia? Gli alberi addobbati con nastrini e luci nelle piazze, le vetrine allestite dei piccoli negozi o dei grandi centri commerciali, gli artisti di strada che intonano le dolci e soavi canzoncine, i bambini che fremono per l’attesa dei regali. Tutto diventa più sereno, magico e incantevole. Per di più, con l’arrivo del Natale si avvicinano anche le vacanze natalizie e questo lo sanno benissimo gli studenti che, impazienti, iniziano il countdown già con l’arrivo del mese di dicembre. Del resto, non hanno tutti i torti, considerato che il periodo precedente le festività natalizie, dal punto di vista scolastico, è molto duro e impegnativo (verifiche scritte, interrogazioni di recupero e non). Insomma, per la scuola si conclude il “primo step” in cui bisogna tirare le somme: chiusura primo trimestre e a gennaio consegna pagelle. L’ansia e lo stress da chiusura trimestre, spesso vengono vissute anche dai numerosi insegnanti che, conclusi i primi mesi scolastici, non desiderano altro che “staccare la spina” e godersi anche loro un periodo di tranquillità e serenità. Questo lo vivono con maggiore coinvolgimento soprattutto i tanti docenti fuorisede, principalmente emigrati dal sud al nord, che non vedono l’ora di ritornare nella loro casa e riabbracciare la propria famiglia. D’altronde, cos’è il Natale se non il calore dei propri cari? Cos’è se non mamma, nonna e zie che preparano le tradizionali pietanze, sempre le stesse ormai da una vita? Cos’è se non cugini grandi e piccini intorno al tavolo che giocano a tombola o a carte sgranocchiando frutta secca e dolciumi? Questo, soprattutto per un meridionale, è molto importante, per cui non si aspetta altro che il momento di dover preparare le valigie e partire.

Come fare per chi deve trasportare i vestiti o i tanti regali acquistati?

Un dilemma che spesso preoccupa i numerosi viaggiatori è proprio quello di cosa mettere in valigia per evitare che pesi troppo e dunque pagare un surplus in aeroporto, considerato che già l’acquisto dei biglietti, in questo periodo dell’anno, comporta una spesa non indifferente. Spesso, si pensa di dover portare solo poca roba, pochi vestiti, scarpe o altro. In realtà nel momento della sistemazione valigia iniziano ad emergere i primi problemi e dubbi: “Come faccio a far entrare in valigia tutti i regali che ho comprato? Come faccio a mettere tutti i maglioni pesanti?”. E ancora, l’immancabile: “Oddio, la valigia pesa troppo!”. Ecco, è proprio la preparazione dei bagagli che, spesso, “manda in tilt” coloro i quali devono trasportare la propria roba: indumenti, soprattutto quelli invernali (giubbotti, maglioni, stivali) che risultano essere più ingombranti e voluminosi, oggetti personali, dispositivi elettronici e accessori vari. Cosa fare in questi casi? Di certo, considerate le restrizioni imposte da numerose compagnie aeree e le tariffe aggiuntive che quest’ultime chiedono al passeggero, conviene, certamente, preparare dei pacchi o delle valigie e spedire il tutto direttamente a casa vostra. Ma, qual è la soluzione migliore, la più economica e soprattutto sicura? A chi è convenevole rivolgersi per evitare truffe e per essere sicuri che la merce spedita arrivi?

Come fare, invece, per alleviare la nostalgia di chi non può ritornare a casa per le festività?

Se c’è chi parte e chi non vede l’ora di prendere il tanto atteso volo per raggiungere familiari e amici, considerando l’altra faccia della medaglia, ci sono anche quelli che, spesso per impossibilità, non possono rientrare a casa e trascorrono il Natale altrove. Ovviamente, nonostante la lontananza, è pur sempre tradizione per un meridionale avere in tavola il 25 dicembre il cibo tipico della propria città. Un pugliese, per esempio, non può festeggiare senza le cime di rapa stufate o i cavatelli caserecci; un calabrese o un siciliano non può non pretendere nella propria tavola imbandita i salumi e formaggi tipici, il vino casereccio, le mandorle, il pistacchio, il torrone, ecc. Come fare, dunque, per avere nelle vostre tavole le prelibatezze della vostra terra? A chi potete rivolgervi per soddisfare il vostro palato anche se lontani da casa?

Cari docenti fuorisede, non temete! Ecco le soluzioni che fanno per voi

Per coloro i quali dovranno viaggiare e spostarsi è consigliabile spedire direttamente la valigia. Per i meridionali che restano al nord, per attutire la distanza da casa, un’ottima soluzione, invece, potrebbe essere quella di farsi spedire un pacco pieno di tipiche prelibatezze. Entrambe sono operazioni semplici, veloci e sicure. Oggi, esistono molti modi per poterlo fare, ma non tutti risultano essere affidabili. Bisogna solo scegliere la soluzione migliore. Infatti, sono tante le aziende che offrono questo servizio, ma poche quelle che svolgono il loro lavoro con professionalità e serietà. Per esempio, SpedireAdesso.com, azienda leader nel settore della logistica, grazie alla cooperazione con i migliori corrieri espresso offre e garantisce un servizio di spedizione pacchi, valigie, buste e pallet in tutta Europa con consegna a domicilio e in sole 24/48 ore. Attraverso metodi semplici e innovativi, potrete spedire pacchi e valigie ed essere sicuri che arriveranno a destinazione. Grazie al servizio “cerca spedizione”, accessibile direttamente dal sito, inserendo il codice rilasciato dal corriere, potrete anche seguire e controllare a che punto della spedizione si trovano i vostri bagagli. Inoltre, scegliendo questa soluzione, eviterete le interminabili file e attese che spesso siete costretti a fare davanti il nastro trasportatore dell’aeroporto. Cosa volere di più?
Insomma, cari insegnanti è arrivato il momento di rilassarvi e godervi questi giorni di vacanza, con l’augurio che tutti possiate trascorrere un sereno e felice Natale.

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Redazione

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