Il Movimento 5 Stelle si accinge a difendere l’impianto del Decreto Scuola approvato dal Governo e sul quale anche gli alleati vorrebbero fare più di una modifica. La prossima settimana in commissione Cultura del Senato arriverà una “pila” di emendamenti, circa 400 e già esaminati da tre commissioni, che potrebbe creare più di uno scossone al Governo: è sui concorsi dei docenti che le parti della maggioranza sono più distanti, con la Lega che potrebbe addirittura ritrovarsi gomito a gomito con Pd e LeU.
Su questi argomenti, La Tecnica della Scuola ha intervistato l’on. Gianluca Vacca, capogruppo del M5S in commissione Cultura a Montecitorio.
Al Senato, il D.L. n. 22 sulla Scuola potrebbe uscire cambiato: il M5S a Montecitorio ha intenzione di lasciare intatte le norme approvate dal CdM a marzo?
Il Parlamento nella fase di conversione in legge dei decreti ovviamente può modificarli con gli emendamenti. Dobbiamo tener conto della tempistica: le norme contenute nel decreto come approvato dal consiglio dei ministri entrano in vigore subito; le norme introdotte con emendamenti, invece, entrano in vigore dopo la conversione finale del decreto in legge, cosa che probabilmente per questo decreto avverrà intorno al 10 giugno. Tutte le modifiche dovranno tener conto di questa tempistica, e mi riferisco anche al tema reclutamento.
Molti precari si sentono traditi dal M5S…
Per il Movimento 5 stelle la lotta al precariato scolastico è una battaglia identitaria, però dobbiamo dire la verità ai precari ed evitare di strumentalizzarli.
Qual è la verità sui docenti non di ruolo?
Se si dovesse modificare l’attuale iter previsto dalla legge approvata a dicembre 2019 con l’assenso di tutta la maggioranza, e per la quale sono stati già emanati i relativi bandi (lo scorso 28 aprile), ci sarebbe un ritardo di molti mesi che inevitabilmente farebbe saltare le assunzioni di quest’anno per rinviarle all’anno scolastico 2021/2022. Questo non possiamo permettercelo, per il bene dei nostri docenti e dei nostri studenti.
Quindi?
C’è poco da decidere: l’unica via per assumere i precari a settembre di quest’anno è continuare sulla strada già tracciata, non ci sono alternative percorribili.
Rimane il rischio che la VII commissione della Camera potrebbe non avere il tempo per esaminare il decreto: in tal caso, riuscirete comunque a dire la vostra?
Noi stiamo già dicendo la nostra, perché lavoriamo in stretto contatto con i nostri colleghi del Senato e la linea del Movimento 5 stelle non cambia da una Camera all’altra.
A cosa volete arrivare?
Stiamo già lavorando di sponda con loro per l’obiettivo comune di una scuola inclusiva, di qualità e capace di innovare adattandosi al nuovo scenario nell’interesse degli studenti e di tutta la comunità educante.