Sono un docente di Matematica, Fisica e Informatica in pensione da circa 20 anni. Il sottoscritto è sempre più sconcertato nel notare che la preparazione acquisita dai nostri giovani studenti sta riducendosi sempre più da settembre 2020 da quando una buona parte degli Istituti (specialmente di Istruzione Superiore) ha ricominciato con la preparazione a distanza.
Lo scrivente è convinto che i docenti (che non potranno più essere considerati Educatori) non potranno esprimere le loro potenzialità non potendo aiutare nel modo usuale gli alunni, specialmente quelli non tanto capaci, che non potranno agevolmente capire le unità didattiche delle materie più difficoltose come quelle scientifiche.
L’unica alternativa potrebbe essere oggi quella di vaccinare molto velocemente sia gli studenti che il personale scolastico in modo che si possa salvare una parte della acquisizione culturale in questi ultimi sei mesi del presente anno scolastico ed evitare ulteriori masse di contagi nelle scuole di ogni ordine e grado.
Se non cambierà nulla certamente solo gli alunni più capaci riusciranno a seguire fruttuosamente le lezioni.
Da educatore che da oltre 40 anni è stato sempre molto vicino ai propri allievi il sottoscritto afferma che la migliore didattica e un ottimale risultato possono essere raggiunti stando sempre vicini a tutti gli alunni, anche tramite lezioni individuali.
Giuseppe Sampognaro