Provocherà sicuramente reazioni, anche scomposte, visti i precedenti, ma il ritorno a scuola sta ponendo troppi interrogativi e troppe paure per cui, secondo il virologo Andrea Crisanti, direttore del dipartimento di virologia dell’università di Padova, in una intervista a Italia oggi, dice che bisogna “mettersi al riparo da errori dovuti alla sovrapposizione con l’influenza stagionale. Ecco perché reputo doveroso fare una campagna per la vaccinazione anti-influenzale di massa”.
“Quest’anno è più importante di sempre. Una volta fatto il vaccino, i casi sospetti Covid vanno individuati attraverso il tampone, così da isolare l’infetto e tracciare tutti i suoi contatti”.
“E’ assurdo” non aver previsto nel recente documento elaborato da ministeri dell’Istruzione e della Sanità insieme a Inail e Iss, “un termine entro il quale debba essere fatto” il tampone ad un caso sospetto: “24-48 ore. Altrimenti si rischia di tenere un infetto per 4, 5 giorni, se va bene, a infettare altri, a partire dai suoi familiari, e senza individuare gli altri casi potenziali derivanti dalle frequentazioni a scuola o fuori. L’unica arma per contenere il virus, ripeto, è isolare gli infetti, altrimenti la scuola diventerà una polveriera”.