“Ho rischiato di perdere mia figlia per una pertosse contratta a soli 40 giorni dalla nascita. Non avevo mai sentito parlare della possibilità di poterla difendere, nei primi mesi di vita, vaccinandomi durante la gravidanza”.
Dopo la morte di due neonati a Bergamo per causa della pertosse, si apre sui media un altro fronte, quello delle vaccinazioni in gravidanza, in grado di proteggere il nascituro nel 78% dei casi nei bambini sotto i due mesi d’età, e il 90% dei casi più gravi, quelli che richiedono il ricovero in ospedale e sono potenzialmente mortali.
Da qui la testimonianza di una mamma, Alice Pignatti, la mamma di Anja, una bellissima bimba di 3 anni, viva per miracolo dopo aver contratto un batterio pericoloso soprattutto per i neonati, quello che provoca la pertosse.
Da allora Alice sta frequentando i social per portare all’attenzione dell’opinione pubblica l’importanza dei vaccini.
“Tutto è iniziato nel luglio 2015, quando mia figlia aveva poco più di un mese. Ha iniziato ad avere una tosse con raffreddore, che però, nel corso dei giorni, invece di guarire diventava sempre più insistente. Quando mi è arrivata la diagnosi, in pronto soccorso, mi chiesi: ma la pertosse non è stata debellata? Seguì un mese fatto di lunghissimi attacchi di tosse, che lasciavano la bimba cianotica e senza fiato, con il rischio di danni cerebrali, perché durante l’apnea può succedere che l’ossigeno non arrivi al cervello”.
Il contagio era avvenuto probabilmente quando Alice era andata, insieme alla piccola, a prendere all’asilo il fratellino maggiore. La bimba era troppo piccola per esser vaccinata ma quello che la mamma non sapeva è che lei stessa avrebbe potuto proteggerla, vaccinandosi durante la gravidanza, perché gli anticorpi materni, attraverso la placenta, arrivano al figlio, che ne porta memoria per i primissimi mesi di vita.
Da allora decise di fare il possibile per migliorare la conoscenza sul tema vaccini attraverso un gruppo su Facebook e il lancio di una petizione per introdurre la vaccinazione obbligatoria per l’accesso scuola, iniziativa che fece da apripista al decreto legge in materia.
L’associazione da lei fondata, IoVaccino, ha 62mila like su Facebook e oggi, tra le tante campagne, Alice è a fianco della Regione Emilia Romagna per promuovere la vaccinazione contro la pertosse tra le donne in gravidanza.
“L’iniziativa è nata dopo la morte, lo scorso anno al Policlinico sant’Orsola di Bologna, di una bimba che aveva contratto la pertosse. Adesso tutte le future mamme vengono informate presso i consultori e c’è stato un aumento spaventoso delle vaccinate”.
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