Le vaccinazioni obbligatorie del personale scolastico stanno diventando un tema sempre più dominante. I lavoratori sono spaccati. Anche i sindacati. E pure livello politico c’è una certa confusione. Gli schieramenti, comunque, sembrano ormai delineati. Contrari si dicono Lega e Fratelli d’Italia. “Freddo” si mostra per ora il M5s. Favorevoli sono il Pd e Italia Viva. Ma anche Forza Italia, che il 19 luglio ha presentato, attraverso la senatrice Licia Ronzulli, un disegno di legge che se approvato porterebbe alla sospensione del personale docente e Ata, senza possibilità che venga adibito a mansioni diverse e che riceva “alcuna retribuzione, né altro compenso o emolumento”.
Il 21 luglio la senatrice Ronzulli, che è anche presidente della Commissione parlamentare per l’infanzia, ha detto di avere consegnato al ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, la proposta di legge: “è un modo – ha detto – per assicurare agli studenti un rientro sicuro e, soprattutto, duraturo. Spero che il governo recepisca quanto prima questa proposta perché, nonostante la stragrande maggioranza degli insegnanti sia già vaccinata, ci sono delle sacche di resistenza che rischiano di compromettere il regolare svolgimento anche del prossimo anno scolastico”.
“Non possiamo permettere – ha detto ancora la forzista – che ciò accada, abbiamo visto come la didattica a distanza sia stata un’esperienza del tutto fallimentare e che va pertanto archiviata. La scuola è una sola ed è in presenza, tra i banchi con i compagni di classe”.
La contrapposizione con la Lega è sempre più evidente. Al no secco del leader Matteo Salvini, si è aggiunto il diniego di Rossano Sasso, sottosegretario del ministero dell’Istruzione, secondo il quale “è assolutamente inutile ed inopportuno pensare all’obbligo vaccinale per i lavoratori della scuola mentre è semplicemente da folli applicare questa ipotesi agli studenti”, anche perché “entro la fine di settembre il 90 per cento degli insegnanti sarà vaccinato”.
Sasso reputa “irricevibile poi la minima ipotesi di applicare tali restrizioni agli studenti. Se qualcuno ha veramente intenzione di costringere minorenni, i nostri figli, a vaccinarsi pena l’esclusione dalle attività didattiche in presenza, troverà numerose mamme e numerosi papà sulle barricate. Ed io con loro . Usciamo dal tunnel senza stravolgere libertà e diritti costituzionalmente tutelati. Non praevalebunt”, ha concluso il sottosegretario leghista.
La partita sembra apertissima. E il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, sembra sempre più vestire il ruolo di arbitro. A lui si rivolgono praticamente tutti.
Il presidente della Commissione Cultura del Senato Riccardo Nencini (Pd) ha chiesto l’audizione dello stesso ministro: è prevista per la prossima settimana e sarà incentrata sulla riapertura dell’anno scolastico.
“Una delle questioni che porrò al Ministro Bianchi – ha dichiarato Nencini – è quella che riguarda la necessità del vaccino obbligatorio per il personale scolastico, per riaprire a settembre in presenza e in sicurezza. Il rischio è di essere impreparati”.
Dal Parlamento giungono segnali nella stessa direzione. Durante la Cerimonia del Ventaglio, il presidente della Camera Roberto Fico ha tenuto a dire che “la scuola pubblica è uno dei pilastri della democrazia nella Repubblica italiana. Auspico il massimo impegno da parte di tutti affinchè ci sia una ripartenza in classe per tutti gli studenti da settembre. La scuola non può essere solo didattica a distanza”, ha esortato Fico.
Intanto, il Pd spinge per l’obbligo vaccinale. “Bisogna potenziare quello che è possibile, vaccinare più possibile, io sono favorevole all’obbligo vaccinale per gli insegnanti. Il governo avanzerà la proposta, obiettivo di tutti è garantire la presenza”, ha detto il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini.
“Non si possono mettere bus all’infinito – ha detto, parlando del potenziamento dei trasporti -, i bus turistici nei centri storici non sono funzionali. Peraltro noi abbiamo già potenziato i trasporti”.
Chi invece punta proprio sul potenziamento delle corse di bus e metro sono i “grillini”. In una nota, la deputata del MoVimento 5 Stelle Carmela Grippa e il deputato Emanuele Scagliusi, capogruppo in commissione Trasporti alla Camera, scrivono: “I trasporti, in particolare quelli del servizio scolastico, hanno rappresentato una seria criticità nella fase acuta della pandemia. Oggi, sulla scorta dell’esperienza, non possiamo farci trovare impreparati alla ripresa dell’anno scolastico a settembre”.
“Per questo motivo – aggiungono -, durante il question time in Aula abbiamo chiesto al ministro delle infrastrutture e mobilità sostenibili Enrico Giovannini, come intendono muoversi il ministero e il Governo. Abbiamo stanziato fino a oggi 2,74 miliardi di euro a sostegno delle imprese per mancati ricavi nel trasporto pubblico locale e per programmare i servizi aggiuntivi con particolare attenzione al trasporto scolastico”.
“Risorse ingenti che, come abbiamo ribadito al ministro Giovannini – proseguono -, non sono sufficienti se non si fanno un’accurata programmazione e un monitoraggio continuo con gli organi preposti, come le Prefetture, le Regioni e gli Enti locali”.
“Come commissione Trasporti” sentiremo “di volta in volta le associazioni, organizzazioni, e gli enti locali perché si arrivi a settembre garantendo a studenti e studentesse di veder assicurato il loro diritto allo studio in efficienza e sicurezza, e soprattutto in presenza”.
A prendere posizione è anche Fratelli d’Italia: Paola Frassinetti, vicepresidente della commissione Cultura della Camera e responsabile dipartimento istruzione ed Ella Bucalo, responsabile scuola osservano che “se l’85% del personale scolastico è vaccinato significa che stiamo parlando di persone che hanno il senso delle istituzioni e che non meritano attacchi scomposti invocando metodi che non sono contemplati dalla Costituzione. Vanno evitate campagne divulgative atte a creare solo inutili allarmismi e soluzioni inattuabili”.
Quindi, continuano Bucalo e Frassinetti, “vanno garantiti interventi strutturali che assicurerebbero una scuola in presenza e in sicurezza degna di questo nome”.
La richiesta è “incentivare la riduzione del numero di alunni per classe, individuare nuovi spazi, fornire mascherine omologate, installare impianti di areazione, migliorare il sistema dei trasporti pubblici”.
Italia Viva punta invece alla vaccinazione del personale. “In questo momento – dice il leader di Italia viva, Matteo Renzi – il primo tema e il più preoccupante per i cittadini c’è quello dei vaccini e Green pass. Io ho una posizione diametralmente opposta a quella di Matteo Salvini e Giorgia Meloni: io sono per l’obbligatorietà dei vaccini per scuola e sanità e sono per l’utilizzo spinto del Green pass”.
"Nelle more dell’emissione della nota M.I.M. sui termini, modalità e presentazione delle domande, da parte…
Nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, una settantina di studenti di tre…
L’insegnante e scrittore Christian Raimo ripercorre con ‘La Tecnica della Scuola’ i motivi che hanno…
La rivista online La Scuola Oggi ha organizzato un dibattito pubblico sul tema “Aggressioni in…
In occasione della Giornata della Sicurezza nelle Scuole, il Ministero dell’Istruzione e del Merito d’intesa…
Nelle scuole della provincia autonoma di Trento sta per arrivare una grande novità: come annunciato…