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Vaccinazione trivalente ancora in calo

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Una nuova conferma della rischiosa situazione delle vaccinazioni in Italia arriva dai dati sulla copertura vaccinale della seconda dose del trivalente, il richiamo da effettuare trai cinque e i sei anni di età per il vaccino contro Morbillo, Parotite e Rosolia.

Secondo le rilevazioni del ministero della Salute, nessuna regione della penisola ha raggiunto infatti la soglia del 95% di copertura e anzi i dati dimostrano che nel 2014 si è assistito ad un’ulteriore diminuzione delle vaccinazioni: in media circa il 2% in meno rispetto al 2013.

 

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Il trivalente non rientra tra i vaccini obbligatori ma è di grande importanza da un punto di vista sanitario. Il piano nazionale, ricorda il ministero, è stato pensato per evitare nuove epidemie di morbillo, dopo quella che tra 2002 e 2003 ha causato 40mila casi, centinaia di ricoveri e otto decessi in età infantile e adolescenziale.

È la stessa Organizzazione Mondiale per la Sanità d’altronde ad aver posto come obbiettivo per i paesi dell’Europa l’eliminazione del morbillo e della rosolia congenita, ma per farlo bisogna raggiungere la vaccinazione del 95% della popolazione, sia per la prima dose, che viene somministrata a 15 mesi di età, che per la seconda, effettuata tra i 5 e i 6 anni.

Guardando ai dati, purtroppo, nessuna regione italiana si avvicina all’obbiettivo: la media nel 2014 si ferma circa all’82%, in calo di due punti rispetto all’84% del 2013. A livello regionale esistono inoltre ampie variazioni.

La maglia nera va a Calabria e Sicilia, dove la copertura raggiunge appena il 65%. Tra le regioni virtuose troviamo invece l’Umbria, con una copertura del 92,3% (in calo comunque rispetto all’anno precedente), Piemonte e Lombardia, dove si arriva circa al 90%.