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Vaccini 5-11 anni. De Luca: in Campania ancora pochi. Colpa delle tv che accostano parcheggiatori abusivi e primari di pediatria

In Campania, come nella maggior parte delle regioni d’Italia, si è aperta la campagna vaccinale per i bambini di fascia 5-11 anni. Solo che nella regione partenopea i numeri delle prenotazioni sono ancora bassi, rispetto alle province del nord, dove in molti casi si è registrato un boom di prenotazioni sin dalle prime ore di apertura della piattaforma.

“Di prenotazioni ne abbiamo sicuramente poche rispetto a quelle di altre regioni del Nord – si è lamentato il presidente di Regione Vincenzo De Luca – e credo che pesi anche un rapporto nelle famiglie molto più intenso che abbiamo qui al Sud con i bambini. Un rapporto più protettivo, diciamola così, non volevo dire di mammismo“.

“Siamo nel territorio più giovane d’Italia, abbiamo una popolazione giovanile numerosissima, la fascia di età da 5 a 11 anni ci porta a 400mila unità, e quindi dobbiamo fare un lavoro molto attento”.

E sui pediatri osserva soddisfatto: “Ci stanno accompagnando trasmettendo messaggi di serenità per superare questi mesi di imbecillità, di confusione, di irresponsabilità che abbiamo alle spalle, anche per colpa di un sistema di comunicazione e informazione che ha prodotto più confusione che certezze. Se Dio vuole, cominciamo ad imboccare la strada della ragione”.

“Stiamo cercando di far comprendere a mamme e papà, che hanno obiettivamente delle preoccupazioni, che il vaccino Covid dev’essere omologato in pratica al vaccino che già facciamo contro la polio, la difterite, contro il tetano”.

E ancora: “Un pediatra stamattina ha fatto l’unica dichiarazione che dovremmo fare, e cioè che dobbiamo avere paura del contagio Covid, non del vaccino. Siamo estremamente fiduciosi, un poco alla volta cresce la fiducia, a mano a mano che si afferma il valore della ragione su quello della confusione e dell’irresponsabilità”.

Troppo spazio ai no vax

Rispondendo ai cronisti, quindi, il presidente De Luca se la prende con i mezzi di informazione che darebbero troppo spazio ai no vax, ponendoli in modo inappropriato a conversare con scienziati e pediatri, come fossero allo stesso livello. “La paura dei vaccini? Metà della colpa è del sistema informativo – dichiara -. Per mesi avete fatto parlare nelle televisioni e sui giornali la più grande quantità di imbecilli che si era concentrata in Italia e questa è una cosa incredibile”.

Non è tollerabile – ha aggiunto De Luca – che ci siano intere trasmissioni televisive nelle quali parlano parcheggiatori abusivi e primari di pediatria. In quale paese del mondo succede? È evidente che si è creato un clima di confusione che ovviamente ha creato incertezza nelle famiglie. Adesso dobbiamo recuperare, con molta pazienza ma soprattutto facendo una cosa civile: facciamo parlare i pediatri e i medici, non gente che non ha niente da fare dalla mattina alla sera”.

Le dichiarazioni su Salvini

Quanto a Salvini e alle sue parole sulla vaccinazione ai bambini, “lasciamo perdere – taglia corto – quando dice queste cose mi ricorda sempre che lui è ancora allo stadio evolutivo del Neanderthal, prima di arrivare al Sapiens Sapiens ci vogliono altri 40mila anni”.

“Ricordiamo a Salvini – ha aggiunto De Luca – che sono stati già vaccinati centinaia di milioni di persone e milioni di bambini di questa fascia di età e non è successo assolutamente niente. Veramente è irresponsabile continuare ad alimentare un clima di paura, di preoccupazione”.

Carla Virzì

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