Dalla nostra corrispondente a Roma
Al via le vaccinazioni anti-Covid di tutto il personale scolastico, da quello docente a quello tecnico-amministravo, dei collaboratori scolastici e dei dirigenti scolastici.
Vero boom di adesioni nella Regione Lazio, dove in poco più di quarantott’ore si sono contate oltre 30 mila adesioni.
Partenza per la fascia d’età 45-55 anni, seguita dagli over 55, sino ai più giovani nei prossimi giorni.
È quello di Astrazeneca il vaccino rivolto proprio al personale della scuola, al quale, proprio durante la prima somministrazione, è stata comunicata la data per la seconda.
Abbiamo intervistato alcuni insegnanti all’uscita dell’Asl che la Regione ha assegnato loro.
ULTIM’ORA. In una nota l’Unsic (Sindacato Imprenditori) aggiorna la situazione nella Capitale: “In pochi giorni a Roma hanno chiuso già sette scuole per Covid, tra cui per sospette varianti inglese e brasiliana. Dopo la primaria ‘Cerboni’ a Primavalle, la ‘Sinopoli-Ferrini’ a Villa Chigi, il plesso ‘Alonzi’ della ‘Sauli’ alla Garbatella, la ‘Donatello’ a Grotte Celoni, il plesso del Villaggio Prenestino e l’istituto comprensivo in via Carotenuto a Malafede, per sospetta variante brasiliana ha chiuso la “Sinopoli-Ferrini” al Salario-Vescovio. A poco più di un mese dalla riapertura dopo la pausa natalizia, i casi si moltiplicano e preoccupano. Assistiamo a file di studenti davanti ai Centri Covid delle Asl per effettuare i tamponi, come testimoniamo con fotografie. Non sarebbe il caso, prendendo esempio dalla Puglia, di chiudere le scuole per un breve periodo, tra l’altro favorendo le vaccinazioni dei docenti, per poi riaprire con minori rischi e finalmente un tracciamento serio?”