Categorie: Alunni

Vaccini, cosa devono fare scuole e famiglie: dopo i 6 anni solo sanzioni

Mancano poche ore alla prima scadenza sulla comunicazione dei dati vaccinali degli alunni: quella riguardante gli iscritti alla scuola dell’infanzia.

Abbiamo già scritto della preoccupazione delle dirigenze scolastiche per il basso numero di certificati consegnati.

Facciamo ora il punto, riprendendo una scheda dell’agenzia Ansa, su quali sono le nuove regole, proprio perché una delle risposte più frequenti delle famiglie è quella di non essere ancora a completa conoscenza dei dispositivi imposti con il decreto vaccini nel mese di luglio.

Fino a 16 anni, da quest’anno per frequentare asili e scuole è obbligatorio essere vaccinati per 10 malattie (poliomielite, difterite, tetano, epatite B, pertosse, Haemophilus B, morbillo, parotite, rosolia e varicella). I genitori devono presentare copia del libretto delle vaccinazioni timbrato dalla Asl (o il certificato vaccinale o un’attestazione dello stato vaccinale rilasciato sempre dalla Asl) alle scuole entro l’11 settembre per i bambini fino a 6 anni ed entro il 31 ottobre per tutti gli altri.

Se non si trova il libretto vaccinale si può presentare un’autocertificazione che sarà valida fino al 10 marzo 2018. Chi non fosse in regola con le vaccinazioni deve prendere appuntamento presso la Asl e presentare una copia della prenotazione.

 

{loadposition carta-docente}

 

È bene sapere che dalla primaria in poi, quindi nella fascia di età tra 6 e 16 anni, l’alunno potrà frequentare la scuola anche se non ha effettuato una delle vaccinazioni obbligatorie. Tuttavia, la mancata presentazione della documentazione entro i termini previsti sarà comunque segnalata, entro i successivi 10 giorni, dal dirigente scolastico alla Asl territorialmente competente che, avvierà la procedura prevista per il recupero dell’inadempimento (colloquio informativo e, qualora non si provveda alla vaccinazione, sanzioni pecuniarie).

La vaccinazione non è obbligatoria per le malattie già contratte: è sufficiente che il medico di base o il pediatra di attesti che il minore ha già avuto la malattia.

È esente anche chi non può vaccinarsi per motivi di salute: se il bambino si trova in condizioni di salute che non gli consentono di vaccinarsi in maniera definitiva, va richiesto al pediatra o al medico di base un’attestazione per giustificare la mancata somministrazione, se invece si tratta di una malattia temporanea è possibile posticipare la data della vaccinazione fino alla guarigione, sempre presentando un’attestazione del pediatra o del medico di base.

Fino a 6 anni, quindi sono alla scuola dell’infanzia, se l’alunno ha effettuato una vaccinazione obbligatoria entro l’11 settembre potrà comunque frequentare regolarmente la scuola purché i genitori dimostrino di aver prenotato la vaccinazione alla Asl, che provvederà a eseguire la vaccinazione (o ad iniziarne il ciclo, nel caso preveda più dosi) entro la fine dell’anno scolastico.

{loadposition facebook}

Alessandro Giuliani

Articoli recenti

Christian Raimo si difende, il suo legale spiega che le critiche non erano rivolte al Ministro ma al suo pensiero; il prof romano farà ricorso al Giudice del Lavoro

Prosegue, con qualche novità, la vicenda del professor Christian Raimo, l’insegnante romano sospeso per tre…

15/11/2024

Sostegno: classi di concorso fittizie che rendono più difficile il passaggio su materia

Salve, sono un docente di sostegno, di ruolo nella scuola secondaria e desidero far conoscere…

15/11/2024

Docenti idonei e precari con 36 mesi svolti, nuove regole per assumerli e indennità in arrivo? Pacifico (Anief): è ora di cambiare – INTERVISTA

Pubblicare le graduatorie dei candidati docenti risultati idonei ai concorsi, ammetterli a frequentare il corso…

15/11/2024

Codice di comportamento dei dipendenti pubblici, il prof non può accettare regali o altre utilità dai genitori degli studenti

A volte capita, soprattutto per le festività natalizie, ma anche per altre particolari ricorrenze, che…

15/11/2024

Autonomia differenziata: per la Consulta la legge ha bisogno di diverse modifiche, ma il Governo esulta perchè la Corte non parla di incostituzionalità totale

La Corte costituzionale si è espressa sulla questione di legittimità costituzionale della legge n. 86…

15/11/2024