“Cancelleremo norme Lorenzin. Vaccini sì, obbligo no. E via la tassa assurda sulle sigarette elettroniche”: Matteo Salvini, leader della Lega, con un tweet, annuncia un’altra sua proposta qualora dovesse andare al Governo.
Come è noto, insieme con FI e FdI, fa parte della coalizione di centro destra che tutti i sondaggi danno a oltre il 35%, con grade soddisfazione dell’abile “tessitore”, Silvio Berlusconi.
L’obbligo dei vaccini, ricordiamo, è stato introdotto dalla attuale ministra della salute, Beatrice Lorenzin e, in accordo con la ministra dell’istruzione, Valeria Fedeli, imposto nelle scuole, suscitando però delle polemiche soprattutto da parte di organizzazioni, cosiddette “No-Vax”, secondo le quali si toglierebbe la liberta di scelta ai genitori.
In ogni caso la risposta della ministra della Salute non si è fatta attendere: “La Lega sui vaccini mostra di essere peggio che populista. Ma di perseverare nell’estremismo dell’incompetenza. La posizione di Salvini e di altri massimi esponenti della Lega, che oggi dichiarano come primo provvedimento di voler abolire l’obbligatorietà vaccinale, è uguale a quella del Movimento 5 Stelle. La Lega gioca, per qualche voto in più, sulla salute degli italiani, sulla salute dei nostri figli, rischiando di continuare a perorare una causa no vax che mette seriamente a rischio le campagne di informazione scientifiche e sanitarie. L’Italia va vaccinata dagli incompetenti”.
Come è facile vedere, e come avevamo già sospettato, questa campagna elettorale ha preso una brutta piega, perché si sta basando su tante e troppe promesse, solleticando tutto ciò che è possibile solleticare per affermarsi, ma contando forse soprattutto su quel principio caro a Nietzsche: ”Per ogni agire ci vuole l’obblio”. E infatti aggiungeva: “Ricordati di dimenticare”.
E un modo per ricordarlo, di dimenticare, è quello di puntare sul ricordo più fastidioso per annichilire del tutto il ricordo di ciò che non conviene, come appunto l’agire, sbagliato o meno.
In ogni caso, spiega Il Sole 24 Ore: “Proprio in questi giorni è in corso la terza tranche di monitoraggio, sui dati al 31 dicembre 2017, e «Contiamo di registrare un aumento», annuncia dal ministero della Salute Stefania Iannazzo, tra gli autori di un articolo sull’obbligatorietà vaccinale pubblicato nei giorni scorsi dalla rivista Lancet, in cui sono stati anticipati i primi effetti del provvedimento.
“Nelle cinque Regioni per cui sono già disponibili i dati preliminari, grazie anche all’attivazione delle anagrafi vaccinali, in media il 29,8% dei bambini non vaccinati nati dal 2011 al 2015 è stato sottoposto alla profilassi da quando è entrata in vigore la nuova legge. Rispetto al 2016, riporta ancora Lancet, questo «recupero» ha comportato un aumento della copertura vaccinale da giugno a ottobre 2017 dell’1% per il vaccino esavalente contro difterite, tetano, pertosse, poliomielite, haemophylus influenzae di tipo b ed epatite B. E un aumento del 2,9% dei vaccinati contro morbillo, parotite e rosolia. Nelle coorti dal 2001 al 2015, in media, la copertura per il morbillo è cresciuta del 2,3%: questo forse è il dato più indicativo, se si considera che l’ultima rilevazione 2016 parlava di un crollo delle coperture vaccinali contro questa malattia all’87,3%, a fronte di un tasso ottimale del 95%”.
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