Il piano vaccini per le scuole italiane sta evidenziando numerose criticità. Tra tali criticità, ci viene segnalata, quella riferita ai docenti in assegnazione provvisoria che non risultano negli elenchi di adesione della scuola di assegnazione, ma il loro nominativo è presente nella banca dati della scuola di titolarità.
La vaccinazione dei docenti non è stata ancora avviata in tutta Italia, per esempio in Calabria il piano vaccini per gli insegnanti e il personale scolastico sta tardando a iniziare, tenendo conto che la seconda dose del vaccino AstraZeneca, riservato ai lavoratori della scuola, si potrà fare 12 settimane dopo la somministrazione della prima dose, si rischia di arrivare a settembre o addirittura ad ottobre per avere tutti gli insegnanti e il personale Ata regolarmente vaccinato.
Nel frattempo ci sono docenti che si trovano in assegnazione provvisoria in altre province, rispetto quelle di titolarità o in altre scuole della stessa provincia, che lamentano delle difficoltà a ricevere la somministrazione del vaccino. La mancanza di organizzazione centrale su questi temi, sta creando non pochi problemi ad alcuni docenti che vorrebbero vaccinarsi, ma per poterlo fare dovrebbero rientrare, dalle sedi in cui stanno svolgendo servizio, nella città di residenza che in alcuni casi si trova all’altro capo di Italia.
C’è chi è costretto, perché incaricato come supplente fuori regione, a sobbarcarsi il viaggio di andata e ritorno per vaccinarsi a casa propria e riprendere servizio nella provincia in cui ha l’incarico di supplenza. Per i supplenti questo disagio costa anche l’interruzione del servizio per fruire di prmessi non retribuiti.
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