L’Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici esprime viva preoccupazione per l’annuncio dato dalla Ministra della Salute di considerare valida per l’accesso scuola per il 2018 la semplice autocertificazioni delle vaccinazioni obbligatorie. Di seguito il comunicato:
Tale previsione contrasta con la Legge in vigore sull’obbligo vaccinale e, come ha puntualmente sottolineato il Collegio dei Professori universitari di Pediatria, con il DPR 445/2000 che prevede che “i certificati medici, sanitari … non possono essere sostituiti da altro documento”.
In ogni caso i dirigenti scolastici hanno l’obbligo di tutelare il diritto alla salute di quei bambini che, a causa di patologie varie, non possono essere sottoposti a vaccinazioni.
A questi bambini va comunque garantito il diritto di frequentare la scuola in condizioni di massima sicurezza e all’interno di soluzioni
organizzative non pasticciate.
L’ipotesi avanzata dalla Ministra Grillo di prevedere per i bambini immunodepressi l’inserimento in sezioni “differenziali” frequentate da soli alunni vaccinati, appare semplicistica e inattuabile sia per motivi pedagogici che organizzativi.
Intanto riproporrebbe di fatto una situazione discriminatoria che l’Italia ha superato con la legge 517/1977, pietra miliare per i processi di socializzazione e integrazione di tutti gli alunni, compresi quelli in condizione di disabilità.
Va ricordato, poi, che l’attività didattica delle scuole dell’infanzia e della scuola primaria prevede molte occasioni in cui i bambini si ritrovano tutti insieme a giocare in salone o in cortile, a svolgere attività laboratoriali negli spazi attrezzati, a pranzare in mensa. Le classi aperte, la costituzione di gruppi di alunni provenienti da classi diverse sono una realtà pedagogica prima ancora che organizzativa che trae origine dalle migliori esperienze educative.
A ciò si aggiunge che nel nostro Paese sono presenti molteplici realtà costituite da scuole dell’infanzia con una o due sezioni.
Il Ministero dell’Istruzione è guidato da un Ministro e da un Sottosegretario provenienti dal mondo della scuola e dalla dirigenza scolastica, in particolare. Essi sono ben consapevoli del valore formativo di un’organizzazione flessibile, di un’offerta formativa ampia che non può limitarsi al mero insegnamento
d’aula. Sono consapevoli, inoltre, delle responsabilità che gravano direttamente sui dirigenti scolastici in materia di tutela della salute dei minori.
Per i motivi sopra esposti l’ANDIS chiede al Governo di:
– non approvare la proposta dell’autocertificazione, che comporterebbe incombenze di carattere sanitario a carico dei dirigenti scolastici;
– non alimentare ulteriori apprensioni tra i genitori dei bambini immunodepressi;
– fornire alle scuole indicazioni legittime, chiare, ufficiali e sostenibili prima dell’avvio dell’anno scolastico in ordine alla frequenza di tutti gli alunni;
– garantire alle scuole la possibilità di mantenere un’offerta formativa ricca e articolata attraverso l’uso delle metodologie inclusive che rendono la scuola italiana un modello apprezzato nel mondo.
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