Attualità

Vaccini e rischi da evitare. Troppi casi allarmanti

Dopo l’epidemia di morbillo all’ospedale pediatrico di Bari, dove il contagio a catena è partito da una bambina di 8 anni, figlia di una coppia no-vax, trasmesso a suo fratello di 11 anni e ai due cuginetti di 2 e 16 anni, tutti non vaccinati, gli esperti parlano di un segnale inquietante e di «seri rischi che, se si abbassa la guardia, possano ritornare in Italia malattie ancora più gravi del morbillo come la poliomielite e la difterite».

Un rischio da evitare

«Un rischio da evitare», ma che corriamo poiché la mappa vaccinale del nostro Paese registra in quasi tutte le regioni una copertura inferiore al 95%. Soglia sotto la quale non scatta l’immunità di gregge, la protezione dei soggetti deboli che non possono vaccinarsi.

Meno del Ghana

«Dal 2006 in Italia la profilassi è in costante calo, la copertura non è da Paese sviluppato. Nel 2016 la percentuale di vaccinazioni contro il morbillo è stata inferiore al Ghana e della Sierra Leone».

Dal 1996, viene spiegato, «in Messico non si registrano casi autoctoni di morbillo, di recente si sono avute tre infezioni, tutti pazienti italiani». Da noi solo il Lazio (con il 95,34% di profilassi contro questa malattia esantematica) supera il livello di sicurezza, le altre regioni sono attorno al 90% ma ci sono aree pervicacemente no vax.

Bolzano al top dei no-vax

«La peggiore, incredibile, è la provincia di Bolzano, dove peraltro la sanità è ben organizzata. Poi ci sono aree in cui sono particolarmente vivaci i no vax, come Rimini e Pesaro, dove gli attivisti spaventano i genitori».

«Quando si allenta l’attenzione su alcune malattie infettive e si ravviva solo in casi di decesso, non è un buon segno – avvertono gli esperti-. Abbiamo ribadito nell’audizione in Commissione sanità che in questa fase alleggerire l’obbligo vaccinale è un errore. Quindi meglio lasciarlo e poi, come prevede la legge, rivalutare alla luce dei risultati, ma solo quando saremo in sicurezza. E ora non lo siamo».

I numeri

Ogni anno nascono 500 mila bambini e da zero a 16 anni ci sono 8 milioni di minori. I genitori refrattari alle vaccinazioni sono circa l’1%, quindi saranno tra gli 80 mila e i 100 mila i bambini che non eseguiranno la profilassi per scelta.

Pasquale Almirante

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