Finalmente un po’ di chiarezza. Che arriva non dai ministri della salute e dell’Istruzione, cioè Grillo e Bussetti, ma dal sindacato dei presidi: sino che non si cambia, la legge Lorenzin va applicata, per cui senza un certificato della Asl un bambino non può entrare a scuola.
A niente, dunque, vale la circolare della ministra del 5 luglio, sulla autocertificazione, perché anzitutto una circolare non può cancellare una legge, e poi perché di fatto scaricava sulle scuole l’onere della verifica delle stesse autocertificazioni, di fatto impossibile. Sarebbe stato il caos.
Tutto questo avviene a pochi giorni dall’inizio del nuovo anno scolastico. Ma mai, in passato, si è registrata una tale confusione politica.
Come sarà risolta, quindi, la questione dei bambini immunodepressi, i quali, secondo la ministra Grillo, dovevano essere inseriti nelle classi con tutti i bambini vaccinati? E se la classe è una sola, saranno spostati di sezione o di sede? Il tutto con organici e logistica delle scuole in via di definizione proprio in questi giorni. Un bel pasticcio.
Per non parlare della privacy, visto che il Garante, se non erro, non è ancora intervenuto su questo punto molto delicato.
Insomma, un altro grave problema che va a sommarsi ai tanti che stanno rendendo sempre più difficile la vita delle scuole.
La scuola ha bisogno, per chiudere, di certezze, di punti fermi, di orientamenti chiari. E di non essere coinvolte in conflitti e contraddizioni.
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