A inizio settembre, i carabinieri dei Nas hanno passato a setaccio quasi 1.500 istituti e, tra gli oltre 55mila documenti controllati relativi alle vaccinazioni, sono emerse 55 autocertificazioni false.
Il monitoraggio, condotto a livello nazionale tra il 4 e il 14 settembre scorsi, ha interessato “istituti scolastici ed educativi” (selezionati tra asili nido, scuole dell’infanzia, scuole primarie e istituti comprensivi di tutte le province) – si legge nel sito del ministero della Salute – ed è stato “finalizzato al riscontro – a campione – della veridicità delle certificazioni e autocertificazioni di regolare adempimento degli obblighi vaccinali dei minori presentate dai genitori presso le segreterie degli istituti scolastici”.
I Nas hanno incrociato i documenti con i dati in possesso delle Asl competenti (o delle analoghe autorità sanitarie territoriali), facendo emergere le irregolarità: 55 in tutto gli episodi di “acclarato falso documentale di autocertificazioni” su un totale di 55mila 700 documenti verificati all’interno di 1.493 scuole italiane.
La copertura vaccinale dei minori – ricorda sempre il ministero – è “obbligatoria ai sensi della L. 119/2017”.
I genitori che hanno consegnato le dichiarazioni mendaci sono stati deferiti alle Procure della Repubblica locali per il reato di falso ideologico commesso da privato in atto pubblico.
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