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Vaccini, il governo ha deciso per l’obbligo flessibile. Subito servirà l’autocertificazione, ma per i pediatri non vale

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L’obbligo delle vaccinazioni a scuola sta diventando uno dei tormentoni dell’estate. Il vero problema è che ad alimentare il caos sono le continue virate degli attuali governanti: l’ultima, in ordine di tempo, dopo l’alzata di scudi dei presidi, arriva la replica del vicepremier e ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, e della ministra della Salute, Giulia Grillo.

Il vicepremier: bisogna convincere i genitori

La linea, stavolta, è quella dell’obbligo flessibile. A spiegare in cosa consista sono gli stessi ministri grillini.

Per i vaccini, ha detto Di Maio a Rtl 102.5, “dobbiamo rispettare lo stesso livello di obbligo che c’è in Europa. Vaccinare i nostri figli ed ascoltare i medici: se dicono che vanno fatti vanno fatti. Chi non lo fa va convinto a farlo trasferendo l’importanza del trattamento vaccinale. Dire che i bambini non devono andare neanche a scuola è uno sbaglio. Bisogna convincere i genitori a farli vaccinare”.

Se i presidi protestano, ha aggiunto il vicepremier, “è chiaro che bisogna modificare la norma, ma con quella che abbiamo inserito nel milleproroghe i presidi non avranno più questo problema” e potranno accettare i bambini non vaccinati a scuola.

Peccato che la norma verrà approvata, con il “milleproroghe”, non prima della fine di settembre, quindi due settimane dopo l’avvio delle lezioni del nuovo anno scolastico. E nel frattempo? Varrà l’autocertificazione dei genitori. A dirlo è stata la ministra della Salute.

La ministra Grillo: non cambia nulla

“Lo strumento dell’autocertificazione – ha detto a La7 Giulia Grillo – è stato usato per tutto il 2017, non capisco questa presa di posizione di ieri. Lo useremo anche per il 2018 perché Lorenzin non ha istituito l’Anagrafe vaccinale nazionale e non volevamo caricare il cittadino di un onere ulteriore costringendolo a fornire tutta la documentazione”.

E chi dice che l’autocertificazione potrebbe non essere valida, la ministra risponde sostenendo “che le false certificazioni sono un reato perseguibile: trovo davvero surreale tutta questa polemica. Io non c’entro nulla, non esiste una circolare Grillo. C’è una circolare condivisa Ministero della Salute – Miur antecedente di un mese a questo emendamento sui vaccini approvato in Senato durante l’esame del dl Milleproroghe. E, ripeto, l’autocertificazione è un atto deciso dal precedente governo e che proseguirà”.

Misure flessibili per le percentuali troppo diverse

Poi, la ministra guarda al futuro, riprendendo il concetto dell’obbligo flessibile: “Abbiamo depositato ieri la proposta di legge della maggioranza in cui spingeremo per il metodo della raccomandazione che é quello che noi prediligiamo da un punto di vista politico, nel quale prevederemo delle misure flessibili di obbligo sui territori, e quindi anche nelle regioni e nei comuni dove ci sono tassi più bassi di copertura vaccinale o emergenze epidemiche. Sebbene mi prendano in giro su questo punto, l’idea di un obbligo flessibile a seconda dei territori è l’idea più sensata”.

Grillo ha ricordato che “ci sono Regioni con il 97% delle coperture e altre con l’87%. Da qui la necessità di un obbligo flessibile, la cosa più razionale da fare. In ogni caso da settembre – ha concluso – partiremo con una campagna di comunicazione nazionale sul tema, cosa che non era ancora stata fatta”.

I professori universitari di pediatria contro l’autocertificazione

Nel corso della giornata, però, le dichiarazioni della ministra hanno scatenato l’opposizione.E non solo. In campo sono scesi anche gli accademici.

Secondo il Collegio dei professori universitari di pediatria, in particolare, la circolare Grillo-Bussetti, che prevede l’autocertificazione per i vaccini, “non solo confligge con la vigente normativa sulla certificazione delle vaccinazioni obbligatorie, ma contrasta con il DPR 445/2000 che recita ‘I certificati medici, sanitari … non possono essere sostituiti da altro documento”.

Pertanto, pei gli accademici, l’autocertificazione non è “utilizzabile in campo sanitario se non a seguito di espressa previsione legislativa”.

Malpezzi (Pd): la ministra si dimetta

Durissimo è l’intervento, su twitter, della senatrice Simona Malpezzi, vice presidente del Gruppo Pd al Senato: “La ministra Grillo continua a dimostrare la sua inadeguatezza: il decreto Lorenzin prevede già la campagna di informazione per famiglie e obbligo fino al raggiungimento della soglia di immunità. Mentre noi proteggiamo, lei cede a pericolose pressioni “No Vax”. Si dimetta”

Anche per la senatrice Pd Valeria Valente, vicepresidente del gruppo dem a Palazzo Madama, la gestione del caso vaccini è da allarme rosso. La Valente perla di “una ministra della salute, Giulia Grillo, confusa, una strategia, quella del governo e del M5S sui vaccini, sempre più ondivaga e pericolosa. Grazie ai presidi per il buon senso. Incredibile che la polemica nei loro confronti in queste ore sia alimentata anche dal ministro della pubblica istruzione Bussetti”.

Interpellanza urgente di Forza Italia

Intanto, Marco Marin, deputato di Forza Italia, fa sapere di avere “depositato mercoledì una interpellanza urgente sul tema dei vaccini al ministro della salute Grillo anche alla luce dello stop alla obbligatorietà per il prossimo anno scolastico. La nostra interpellanza è supportata dalle plurime dichiarazioni del Presidente della Società di Virologia Italiana ed Europea professor Giorgio Palù che ricordano a tutti la fondamentale importanza dei vaccini”.

“Il Governo – continua Marin – ha l’obbligo di esplicitare in modo chiaro la sua posizione. E deve farlo con atti concreti e pragmatici. La scienza infatti si basa su fatti dimostrati e incontrovertibili. Le dichiarazioni di Di Maio e del ministro Grillo sembrano invece essere ispirate più alla poesia e alla filosofia. E qui si parla di ricerca scientifica non di poesia e filosofia. Chiediamo pertanto al governo una parola definitiva.

L’ex ministra Gelmini: mai visto un semaforo flessibile

A dire la sua è pure l’ex ministra dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, oggi capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati: “Il ministro della Salute si vanta di aver presentato come maggioranza una proposta di legge che prevede un fantomatico ‘obbligo flessibile’. Vorrei vedere un semaforo flessibile o un senso unico flessibile. Quello della Grillo è un ridicolo ossimoro che alimenta confusione”, chiosa su twitter la Gelmini.