Sui vaccini obbligatori il governo ci ripensa, reputandoli obbligatori per la frequenza a scuola sia per i nidi sia per l’infanzia (anche se è spuntato un emendamento al Milleproroghe sull’obbligo vaccinale che prorogherà fino a marzo la possibilità di presentare l’autocertificazione per l’anno scolastico al via in questi giorni). Intanto, però, scattano i controlli, a campione, per verificare se le autocertificazioni prodotte dalle famiglie corrispondono al vero.
Il 5 settembre ben 2.800 controlli
Secondo una stima prodotta dall’agenzia Ansa, sarebbero addirittura più di duemila i controlli al giorno effettuati n tutta Italia: a produrli sono i Carabinieri del Nas, i quali solo il 5 settembre avrebbero realizzato eben “2.800 accertamenti a campione”. Con risultati piuttosto preoccupanti, visto che sono state “15 le autocertificazioni false dopo il riscontro presso le Asl di competenza. Di queste, due le autocertificazioni false al Nord, 5 al Centro e 7 al Sud”.
I genitori, rei di avere prodotto documenti non rispondenti al vero, sono stati segnalati all’autorità giudiziaria per falso in atto pubblico commesso da privato: ora, rischiano una denuncia penale.
Tutto è partito dal post di Facebook di una mamma…
Le verifiche – spiega ancora l’agenzia di stampa – sono partite anche in seguito al post di una mamma che nelle scorse settimane ha scritto su Facebook dando indicazioni su come fare per produrre un’autocertificazione falsa.
Intanto, dalle regioni stanno cominciando ad arrivare i primi risultati, tenendo conto però che per avere quelli definitivi bisognerà aspettare qualche giorno poichè le autocertificazioni vanno incrociate con i dati delle Asl.
I controlli nelle varie regioni
Nella provincia di Firenze i controlli sono stati fatti negli istituti di ogni ordine e grado, dai nidi alla scuole superiori. Per il momento non sarebbero stati eseguiti accertamenti sull’autenticità dei certificati vaccinali rilasciati dalle Asl e presentati alle scuole dalle famiglie per dimostrare l’avvenuta vaccinazione.
In Friuli Venezia Giulia i carabinieri sono stati essenzialmente nelle scuole dell’infanzia e nelle primarie, delle quattro province, Udine, Trieste, Gorizia e Pordenone. In Molise non sembrano essere emerse irregolarità. Dal canto suo, l’Azienda sanitaria regionale (Asrem) sta dando una mano alle famiglie e già da fine agosto ha pubblicato sul proprio sito web le indicazioni sulle vaccinazioni obbligatorie.
In Emilia-Romagna è stata controllata una decina di istituti in ognuna delle province tra nidi, scuole d’infanzia e primarie. Finora non si hanno notizie di falsi.
La Regione Lazio invece ha convocato per lunedì i responsabili dei servizi vaccinali delle Asl per avviare le procedure di controllo.
A disposizione delle scuole ci sarà l’anagrafe Unica Vaccinale con tutti i dati degli iscritti a partire dalla coorte 0-6 anni di età. Tutte le regioni dovranno dotarsi di un’anagrafe vaccinale che poi invierà i dati all’anagrafe nazionale in corso di istituzione in Conferenza Stato Regioni.