Migliaia di famiglie stanno riflettendo se abbandonare l’Italia o percorrere la possibilità di rifiutare la scuola dell’obbligo per i figli.
Oggi sarò insieme a quelle venete a Verona in una delle centinaia di iniziative previste in tutte le città nelle prossime settimane.
Usa parole forti Adriano Zaccagnini, deputato di Mdp, nel commentare la decisione del Governo, previo accordo Miur-Mef, di rendere obbligatori i vaccini sino a 6 anni, dando mandato alla scuola di verificarne l’avvenuta effettuazione.
“Il decreto legge sulle vaccinazioni obbligatorie – prosegue Zaccagnini – ancora non è stato presentato e già ha ingenerato il caos sociale, fra annunciate circolari ministeriali illegittime e decine di migliaia di famiglie sul piede di guerra, che si rifiutano di procedere alle vaccinazioni multiple sui figli in un contesto così confuso e privo di sicurezza. Deve far riflettere il caso di questi giorni di un bambino a Taurisano a cui sono stati somministrati vaccini multipli in modo incontrollato e che ha avuto gravi reazioni avverse rischiando la vita”.
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Secondo il deputato Mdp, “ai genitori ormai è evidente che l’imposizione non deriva da una reale emergenza o da una seria e ragionevole strategia vaccinale costruita nel tempo, bensì piuttosto da un approccio politico ed ideologico antiscientifico, che non riconosce la pericolosità delle potenziali reazioni avverse e rifiuta l’approfondimento in materia, una forzatura priva d’ogni precauzione che ha trovato sostegno negli interessi del sistema farmaceutico ed interlocutori al governo disponibili ad introdurre la coercizione vaccinale estesa a 12 vaccinazioni”.
Secondo Zaccagnini, si è prodotta “una grave frattura sociale generata in un momento in cui sono ben altre le emergenze nazionali, per questo vista l’assenza dell’urgenza necessaria per emanare un decreto legge, chiediamo al presidente Mattarella di intervenire, riflettere a fondo sulle implicazioni e la legittimità delle misure nel decreto anche riguardo il restringimento delle libertà fondamentali e persuadere il governo a ritirare il decreto legge. È determinante affinché queste famiglie non perdano definitivamente la fiducia nelle istituzioni mettere in campo misure utili, necessarie e proporzionate per una strategia vaccinale di ragionevolezza”.
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