È proprio il caso di fare un po’ di chiarezza sulle vaccinazioni obbligatorie.
Alle discussioni e ai dubbi sul nuovo decreto che rende i vaccini obbligatori per gli studenti, a cui si aggiunge le polemiche sull’emendamento che li vorrebbe estendere anche a docenti e personale Ata, risponde in maniera inequivocabile l’Istituto Superiore di Sanità con un decalogo che smentisce bufale e inesattezze riferite proprio alla legge in via di approvazione.
È falso, afferma al primo punto il documento pubblicato on-line e ripreso dall’Ansa, che i vaccini possono indebolire il sistema immunitario e portare alla comparsa di malattie autoimmuni. “Il sistema immunitario di un neonato è perfettamente capace di rispondere ogni giorno a migliaia di antigeni, molti di più di quelli contenuti nei vaccini”, spiegano gli esperti dell’Iss smentendo anche che i vaccini contengono sostanze tossiche e pericolose come mercurio, formaldeide, alluminio, mai comunque in quantità tali da essere pericolose.
Non è vero inoltre che le immunizzazioni sono legate all’autismo, che esistono degli esami in grado di predire eventuali effetti collaterali, e viene smentita anche l’affermazione – prosegue l’Ansa- molto cara ai ‘no vax’ che parlano di bambini usati come cavia, che il decreto aumenta il numero di vaccinazioni.
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“Il decreto – scrive l’Iss – non modifica il calendario vaccinale, le immunizzazioni e la scansione temporale restano le stesse. I genitori che negli anni passati hanno fatto fare ai figli sia quelle obbligatorie che le raccomandate al momento del loro ingresso a scuola li avevano protetti dalle 10 malattie previste dalla legge in discussione, e in alcune Regioni anche da altre, ad esempio lo pneumococco”.
D’altro canto, ricorda l’Istituto Superiore di Sanità “é vero che l’attuale riduzione delle coperture vaccinali ha provocato la recrudescenza di alcune malattie come il morbillo, e potrebbe portare al ritorno di patologie ormai assenti dal nostro paese, come la polio o la difterite, ma non ancora debellate dal resto del mondo”.
Gli esperti dell’Istituto diretto da Walter Ricciardi ribadiscono la sicurezza dei vaccini “documentata da milioni di dosi somministrate, dalla costante attività di sorveglianza dei possibili eventi avversi e dagli studi di sicurezza che vengono effettuati sia prima dell’autorizzazione che dopo l’immissione in commercio di ogni vaccino. La malattia impegna il sistema immunitario molto di più della corrispondente vaccinazione”.
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