Il “decreto milleproroghe” è legge dello Stato. Il 21 settembre è stata infatti pubblicata nella Gazzetta Ufficiale la legge di conversione: si tratta della numero 108, entrata in vigore il 22 settembre.
Le disposizioni che riguardano la scuola sono contenute nell’articolo 6.
Una delle più importanti contiene una modifica alla legge sulle vaccinazioni obbligatorie: viene infatti confermata la possibilità per le famiglie di presentare una dichiarazione sostitutiva con l’indicazione delle vaccinazioni effettuate o che già sono state prenotate presso la ASL di riferimento; la dichiarazione andrà poi regolarizzata entro il 10 marzo 2019.
Un’altra norma riguarda la carta del docente e prevede che eventuali somme non spese relative all’anno 2016/17 potranno essere utilizzate fino al 31 dicembre 2018.
Modificate anche le regole sulle prove Invalsi nella scuola superiore: nell’ultimo anno di corso si continueranno a fare e gli esiti saranno annotati nel curricolo delle studente ma non saranno più condizione obbligatoria per essere ammessi all’esame di Stato, come era invece previsto dal decreto l.vo 62/2017.
Cambia qualcosa anche per l’alternanza scuola-lavoro, in attesa che un apposito provvedimento ne modifichi l’intero impianto.
L’ASL continua ad essere obbligatoria e per il momento non viene modificato neppure il monte orario (400 ore nei tecnici, 200 nei licei) ma anche in questo caso non costituiscono condizione necessaria per essere ammessi all’esame finale.
Nel corso del dibattito parlamentare, al Senato, era stato approvato un emendamento proposto da LeU con il quale veniva disposta la riapertura delle graduatorie ad esaurimento. La maggioranza, però, aveva subito precisato che si trattava di un errore tecnico e così, nel passaggio finale alla Camera, la disposizione è stata cancellata e quindi le regole sulla formazione delle GAE restano immutate.