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Vaccini: qual è il migliore? La risposta della biologa Gallavotti

C’è ancora molto di cui parlare per quanto riguarda i vaccini. Proprio questo pomeriggio, 19 maggio, il ministro della Salute Roberto Speranza è intervenuto sul tema della campagna vaccinale dei ragazzi delle scuole, annunciando che “il 28 maggio Ema potrebbe dare l’ok a Pfizer per la fascia 12-15 anni, un gesto essenziale in vista del nuovo anno scolastico“.

Sulla questione della valutazione dei vaccini al momento disponibili è intervenuta anche la biologa, accademica e divulgatrice scientifica Barbara Gallavotti. Ospite a DiMartedì, il programma di Giovanni Floris, la dottoressa, ha così risposto alla domanda secca del giornalista, “Qual è il vaccino migliore?”

“Io credo che il vaccino migliore è quello che riusciamo ad avere prima. Non è una battuta, è il riconoscimento del fatto che tutti i vaccini che stiamo usando sono molto efficaci e hanno sostanzialmente la stessa quantità ridotta di effetti collaterali. Se anche uno di essi fosse un po’ meglio degli altri, il vantaggio si perderebbe dovendo aspettare per averlo, correndo il rischio di infettarsi nel frattempo”.

E continua: “Inoltre, è vero che Moderna e Pfzir sembrano avere una qualche capacità in più di proteggere i vaccinati anche dalle forme lievi e moderate della malattia, ma per quello che è più importante e, cioè, la protezione dalla malattia in forma grave e dalla morte, tutti i vaccini sono estremamente efficaci”.

Infine, la biologa Gallavotti conclude: “Se davvero si volesse cercare di capire quale dei vaccini che utilizziamo sia un po’ meglio degli altri, bisognerebbe fare un esperimento mirato, ad esempio, prendendo un grande numero di persone nelle stesse condizioni, dividendole in gruppi omogeni e somministrando a ogni gruppo un diverso vaccino. Dopodiché sarà necessario aspettare di vedere in quale gruppo si manifestano meno nuove infezioni da Covid-19 e mene effetti collaterali. Ma si tratta di un esperimento che le case farmaceutiche non farebbero perché non avrebbero interesse a mettere nero su bianco che il proprio vaccino è inferiore a quello dei concorrenti”.

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Redazione

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