Conto alla rovescia per la prima campanella che riporterà in classe 600mila, tra bambini e ragazzi, ma solo se la copertura vaccinale è assicurata.
A decorrere dall’anno scolastico che sta per iniziare sono in vigore in tutta Italia le “misure di semplificazione per gli adempimenti vaccinali ai fini dell’iscrizione alle istituzioni del sistema nazionale di istruzione, ai servizi educativi per l’infanzia, ai centri di formazione professionale regionale ed alle scuole private non paritarie”.
Pertanto ai genitori, tutori, affidatari quest’anno non è stato più richiesto di presentare, all’atto dell’iscrizione dell’alunno, la documentazione relativa alle vaccinazioni eseguite o altra documentazione di esonero o differimento delle stesse.
L’accertamento della situazione vaccinale degli iscritti avviene da parte delle agenzie di tutela della salute avvalendosi delle anagrafi vaccinali regionali informatizzate, sulla base degli elenchi degli iscritti all’anno scolastico trasmesso dalle scuole.
Tre le condizioni per cui il minore può non essere in regola:
1) risultare non vaccinato, in riferimento a quanto previsto dall’allegato 2 circolare 16 agosto 2017 del Ministero della Salute;
2) non ricadere nelle condizioni di esonero, omissione o differimento
3) non aver presentato formale richiesta di vaccinazione e conseguente appuntamento rilasciato dal centro vaccinale delle agenzie competenti territorialmente.
Al momento i controlli si sono concentrati principalmente sulle iscrizioni ai servizi educativi per l’infanzia e alle scuole dell’infanzia, incluse quelle private non paritarie, perché per i minori non in regola con le vaccinazioni è prevista l’esclusione dalla frequenza della scuola fino ad avvenuta regolarizzazione o inizio del percorso di recupero vaccinale.
Invece per quanto riguarda le scuole primarie e secondarie e per i centri di formazione professionale regionale l’attività di controllo proseguirà costantemente nel corso dell’anno, in quanto l’inadempienza all’obbligo vaccinale non comporta l’esclusione scolastica, né impedirà la partecipazione agli esami, ma solo la sanzione pecuniaria (fino a 500 euro).
Le vaccinazioni obbligatorie per bambini e ragazzi fino a 16 anni (per precisione, 16 anni e 364 giorni) sono 10. Poiché molte di queste non sono disponibili singolarmente, ma solo come formulazioni combinate, ecco quali sono i vaccini solitamente somministrati nei centri vaccinali:
L’obbligatorietà è prevista per tutte le dosi necessarie per queste vaccinazioni e per tutti i richiami.
Il Ministero rivaluterà periodicamente l’obbligatorietà ogni tre anni, sulla base dei dati epidemiologici e delle coperture vaccinali. Ma non per tutti i vaccini: quelli contro morbillo, parotite, rosolia e varicella saranno infatti obbligatori per i prossimi tre anni, al termine dei quali si potrà disporre la cessazione o la conferma dell’obbligatorietà per una o più di questi. Per gli altri sei, invece, l’obbligo è permanente.
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