Le stime della Tecnica della Scuola trovano conferma nei numeri ufficiali: a fronte di oltre un milione e 200 mila docenti, Ata, Dsga, dirigenti scolastici, educatori e altri operatori che a vario titolo operano nella scuola, almeno 100 mila lavoratori della scuola avrebbero deciso di non sottoporsi al vaccino. Ma la stima è destinata a salire, perché in alcune regioni circa il 20% avrebbe deciso di rinunciare dopo essersi prenotato. La conferma è arrivata oggi, alla ripresa della somministrazione del vaccino AstraZeneca, dopo il blocco precauzionale di alcuni giorni.
Gli accadimenti di questa settimana, con i rari fatti di trombosi susseguenti alla somministrazione delle dosi AstraZeneca, il successivo blocco da parte dell’Ema e dell’Aifa, sino ad arrivare al via libera di ieri 19 marzo, hanno certamente inciso sulla crescita dei dubbi. Soprattutto tra coloro che avevano già le loro incertezze sulla effettiva efficacia del vaccino e sui rischi ai quali si esporrebbero a seguito della somministrazione della doppia dose.
In questi casi, a nulla sono valsi gli appelli degli ultimi giorni da parte di esperti e virologi, tra i quali Giovanni Maga, direttore dell’Istituto di Genetica molecolare del CNR di Pavia e docente di Biologia molecolare all’Università degli Studi di Pavia, che ci ha rilasciato dichiarazioni di estrema tranquillità rispetto chi si è sottoposto alle vaccinazioni: effetti collaterali minimi e sopportabili, rischi vicini allo zero e vantaggi altissimi.
L’Ats Sardegna ha fatto sapere che è nell’ordine del 20% la percentuale di disdette da parte del personale della scuola dell’Isola che da oggi ha ripreso ad essere richiamato per le vaccinazioni con AstraZeneca nei vari hub e strutture.
Lo ha confermato all’Ansa il commissario Ares-Ats Massimo Temussi che spera comunque in un’accelerazione della campagna di somministrazione del siero anti-Covid grazie all’apertura, da martedì, del nuovo centro vaccinale nell’ex concessionaria Audi a Olbia.
L’obiettivo dell’azienda sanitaria unica, a regime, è arrivare a circa 6 mila vaccini al giorno. Nessuna disdetta, invece, è stata registrata dall’Aou di Cagliari che aveva ripreso ieri pomeriggio le somministrazioni del vaccino di Oxford per il personale delle forze dell’Ordine.
Una conferma che i dubbi sulle vaccinazioni e sui loro effetti si sono insinuati proprio tra il personale scolastico.
Sempre l’Ats Sardegna sta registrando diversi tentativi di accesso di persone che non sono presenti negli elenchi delle prenotazioni e che proverebbero a farsi somministrare il vaccino AstraZeneca prima del tempo, creando però momenti di caos nella normale gestione delle somministrazioni.
L’Azienda sanitaria della Sardegna ha quindi tenuto a ricordare che “soltanto le persone chiamate possono recarsi a ricevere il vaccino”.
Gli altri dati ufficiali sulle rinunce a farsi somministrare il vaccino AstraZeneca sono di qualche giorno fa.
L’Ulss 2 di Treviso, ad esempio, ha fatto sapere di avere ricevuto circa 3mila rinunce al vaccino Astrazeneca da parte di docenti della scuola, decidendo così di “non sprecare le dosi offrendo la possibilità ai giornalisti del territorio provinciale di sottoporsi alla profilassi anti-Covid”.
Anche in Toscana, l’ultimo dato sulle disdette di prenotazioni per il vaccino AstraZeneca era superiore a quota 4 mila: tra questi, sembra che vi sia un’alta percentuale di docenti e Ata.
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