Tra molti insegnanti e Ata della scuola ha destato un certo sconcerto la notizia del blocco di un intero lotto di dosi del vaccino AstraZeneca anti Covid-19 – con codice ABV2856 – per gli “eventi avversi gravi” degli ultimi giorni: la decisione dell’Aifa “in via precauzionale” di emettere un divieto di utilizzo dello stesso lotto sul tutto il territorio nazionale, riservandosi di prendere ulteriori provvedimenti in coordinamento con l’agenzia del farmaco europea Ema, è stata associata ad un potenziale pericolo.
Così, un numero non trascurabile di docenti e lavoratori della scuola, probabilmente già con qualche dubbio sulla sicurezza totale del vaccino, dopo avere prenotato si sono tirati indietro. Hanno quindi rinunciato alla somministrazione della dose già prenotata nelle scorse settimane. Proprio per timore degli effetti collaterali.
In attesa di dati nazionali, le indicazioni che giungono sono quelle di una percentuale di rinunce che si stabilizza tra il 10 e il 20%.
L’Ulss 2 di Treviso ha fatto sapere di avere ricevuto circa 3mila rinunce al vaccino Astrazeneca da parte di docenti della scuola, decidendo così di “non sprecare le dosi offrendo la possibilità ai giornalisti del territorio provinciale di sottoporsi alla profilassi anti-Covid”.
“Tra ieri e oggi l’Ulss” di Treviso “aveva registrato circa 3 mila rinunce da parte di personale del corpo insegnante, dopo le notizie di complicazioni insorte in alcuni pazienti vaccinati con uno dei lotti di Astrazeneca, del quale è stata poi bloccata la somministrazione”.
In serata arriva la notizia che in Toscana le disdette di prenotazioni per il vaccino AstraZeneca sono state 4.178: tra questi, sembra che vi siano un’alta percentuale di docenti e Ata.
Il ripensamento è quindi arrivato nelle ultime ventiquattr’ore. Dunque, il giorno dopo la notizia del blocco delle dosi e della morte di alcuni militari e di un operatore scolastico. Anche se non è stata provata alcuna associazione tra i due eventi, in molti è prevalso evidentemente il senso di paura e smarrimento. Arrivando così a rinunciare.
Se la percentuale di rinunce del personale scolastico fosse confermata su scala nazionale, sarebbero tra le 100 mila e le 200 mila le dosi di vaccino AstraZeneca che avanzerebbero. E verrebbero destinate tutte ad altre fasce di popolazione, come già fatto a Treviso.
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