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Vaccino Covid, agli studenti sotto i 16 anni non verrà somministrato. Le Faq dell’Aifa

Vaccino contro il Covid-19: quale sarà la situazione a scuola? Per come stanno le cose adesso, sotto i 16 anni non si verrà vaccinati, dunque gli studenti del primo ciclo e una buona metà degli studenti delle scuole superiori (per un totale di circa 6 milioni di alunni) continueranno a essere potenzialmente contagiosi, una considerazione dalla quale potrebbe derivarne un’altra: dato che la scuola resterà un luogo con una bassissima percentuale di vaccinati, il vaccino per la categoria docente e Ata è ancora più urgente?

In realtà, poiché anche i vaccinati potrebbero continuare a essere contagiosi sebbene asintomatici, da questo punto di vista la scuola non sarebbe un luogo più pericoloso di altri.

Ma vediamo cosa dicono le Faq del Ministero della Salute e dell’Aifa.

FAQ

Tra le FAQ dell’Aifa (agenzia italiana del farmaco) si legge:

I bambini possono essere vaccinati con il vaccino COVID-19 mRNA BNT162b2 (Comirnaty)?

Questo vaccino non è al momento raccomandato nei bambini di età inferiore a 16 anni. L’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) ha concordato con l’azienda produttrice un piano per la sperimentazione del vaccino nei bambini in una fase successiva.

Sul sito del Ministero della Salute infatti viene spiegato: Comirnaty (Pfizer/Bionthec), il primo vaccino approvato da EMA (European Medicines Agency), non è attualmente raccomandato per i bambini di età inferiore a 16 anni. L’Agenzia europea, così come le altre agenzie internazionali, attendono ulteriori studi per poter autorizzare la vaccinazione sulla popolazione pediatrica.

Ma come dicevamo, sempre l’Aifa spiega che anche i vaccinati potrebbero continuare a essere contagiosi, dato che allo stato attuale non si hanno abbastanza evidenze per affermare il contrario. Ecco la Faq sull’argomento:

Le persone vaccinate possono trasmettere comunque l’infezione ad altre persone?

Gli studi clinici condotti finora hanno permesso di valutare l’efficacia del vaccino COVID-19 mRNA BNT162b2 (Comirnaty) sulle forme clinicamente manifeste di COVID-19 ed è necessario più tempo per ottenere dati significativi per dimostrare se i vaccinati si possono infettare in modo asintomatico e contagiare altre persone.  Sebbene sia plausibile che la vaccinazione protegga dall’infezione, i vaccinati e le persone che sono in contatto con loro devono continuare ad adottare le misure di protezione anti COVID-19.

Carla Virzì

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