L’aggiornamento datato 9 febbraio del piano vaccinale del Ministero della Salute, ha l’obiettivo di individuare l’ordine di priorità delle categorie di cittadini da vaccinare dopo quelle della fase 1 (operatori sanitari e sociosanitari, personale ed ospiti dei presidi residenziali per anziani, anziani over 80 anni).
I parametri presi in considerazione sono l’età e la presenza di condizioni
patologiche, che rappresentano le variabili principali di correlazione con la
mortalità per Covid-19. Dunque nessuna valutazione basata sul contesto lavorativo.
Secondo questo piano gli insegnanti sono la categoria numero 6: persone di età compresa tra i 18 e 54 anni senza condizioni che aumentano il rischio clinico. Tra essi, la priorità di somministrazione va al personale scolastico e universitario docente e non docente.
A questa categoria 6 viene destinato il vaccino AstraZeneca. Si legge infatti sul documento ministeriale: si ritiene opportuno offrire i vaccini a RNA alle categorie 1, 2, 3, 4 e 5, riservando il vaccino di AstraZeneca alla categoria 6.
Ne consegue che il personale scolastico, essendo destinatario di un vaccino che non va alle altre categorie, potrà iniziare le somministrazioni sin da subito, mentre ancora in tutte le regioni si procede alla vaccinazione degli ultra ottantenni.
Una decisa accelerata, dunque, per le vaccinazioni scuola. In molte regioni. Abbiamo parlato della Campania, della Puglia, del Veneto, ma non sono le sole.
A Firenze una docente universitaria di 37 anni è tra le prime persone a cui oggi pomeriggio è stato somministrato l’AstraZeneca, al Mandela forum, tra i principali hub della regione per la vaccinazione di massa. A regime si potrà arrivare a oltre 2mila persone al giorno.
In Toscana due giorni fa sono arrivate 15.400 dosi di AstraZeneca, destinate al personale scolastico e dell’Università e alle forze armate e di polizia under 55.
Il presidente della Toscana Eugenio Giani commenta: “Abbiamo cercato di accelerare al massimo aprendo subito le prenotazione non appena è arrivato il convoglio militare che ha portato i 15mila vaccini.”
Marche pronte a partire il 20 febbraio con la somministrazione del vaccino AstraZeneca, in particolare al personale docente, Ata, e dell’università, con una “corsia aggiuntiva” in ognuno dei 15 punti di vaccinazione previsti per gli over 80 (con Pfizer e Moderna).
Così l’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini: “Oggi c’è stata una riunione con l’Iss per verificare come somministrarli, a chi. Il nodo non è stato sciolto. Noi siamo pronti, nei ‘punti’ per gli over 80, a vaccinare docenti e personale della scuola.”
Delle perplessità sull’efficacia del vaccino AstraZeneca abbiamo scritto questo link.
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