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Vaccino Moderna, presto per 12-17enni. Figliuolo: per didattica in presenza serve massima copertura studenti

Il vaccino Moderna potrebbe essere approvato a breve dall’Ema per i giovani tra 12 e 17 anni. Ad annunciarlo è la stessa azienda, che spiega di aver già depositato la domanda per l’autorizzazione in Ue del suo vaccino per gli adolescenti.

Lo studio, condotto su un trial di 2.500 ragazzi, ha mostrato un’efficacia estremamente elevata, così come un alto profilo di sicurezza e tollerabilità.

Al momento il vaccino anti-Covid a mRna è approvato dai 18 anni in su, ma Stéphane Bancel, Ceo dell’americana Moderna, dichiara: “Abbiamo inoltre richiesto l’autorizzazione a Health Canada e richiederemo un’autorizzazione d’emergenza alla Fda degli Stati Uniti e alle agenzie regolatorie di tutto il mondo per questa importante fascia di popolazione”.

E aggiunge: “Siamo incoraggiati dal fatto che il nostro vaccino sia altamente efficace nel prevenire Covid-19 e l’infezione da Sars-CoV-2 negli adolescenti. Restiamo impegnati a fare la nostra parte per aiutare a porre fine alla pandemia”.

Il commissario Figliuolo

Sull’argomento delle vaccinazioni agli adolescenti di recente si è espresso anche il commissario per l’emergenza Figliuolo, come riferiamo in un articolo precedente. L’urgenza per la vaccinazione è massima, spiega Figliuolo, in ragione del rientro in classe in sicurezza. Tuttavia, con un appello ai Dirigenti scolastici, il commissario raccomanda che non vengano discriminati coloro che non si siano sottoposti al vaccino.

“Data l’irrinunciabile valenza sociale ed educativa della didattica in presenza, è stato chiesto di garantire, prima dell’inizio dell’anno scolastico, la massima copertura possibile di tutta la popolazione studentesca, nelle fasce di età per le quali i preparati farmacologici saranno disponibili”. Sono le parole di Figliuolo. E aggiunge: “Proprio recentemente, a seguito dell’estensione dell’indicazione terapeutica del vaccino Cominarty (BioNTech/Pfizer) fino a soggetti di età pari o superiore a 12 anni, è stato chiesto alle Regioni e alle Province Autonome di dare immediata attuazione a tale estensione utilizzando linee dedicate negli hub vaccinali e facendo il più ampio ricorso ai pediatri di libera scelta”.

Carla Virzì

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