Mentre ancora si fanno delle ipotesi sulle decisioni che il Consiglio dei ministri, convocato per mercoledì 5 gennaio, prenderà relativamente alle misure per contenere la diffusione del virus Covid-19, Affaritaliani.it dà per certo che verrà stabilito l’obbligo vaccinale dai 18 anni in su e con multe importanti per i No Vax.
Le fonti, secondo il giornale online, sarebbero membri della maggioranza al governo, che avrebbero pure sibilato l’estensione del Super Green Pass per lavorare. “Il certificato verde sarà obbligatorio per ogni tipo di lavoro, sia nel settore pubblico sia in quello privato”.
Ma non solo, secondo sempre il portale, verrebbero pure stabiliti gli indennizzi per coloro che denunciassero, dimostrandolo, danni collaterali legati ai vaccini e verrebbe pure fissato un “periodo transitorio per chi ancora non ha ricevuto nemmeno una dose e vorrà mettersi in regola”.
Diverso invece l’intervento per coloro che non vogliono vaccinarsi, ai No-vax intransigenti insomma verrebbe comminata una sanzione simile a quella in vigore in Austria, con multe da 600 a 3.600 euro.
Dunque il Green Pass, a partire dalla fine di gennaio, sempre secondo le fonti citate da Affaritaiani.it, sarebbe obbligatorio per ogni tipo di attività.
In sostanza, gli over 18 che non saranno vaccinati, oltre a dover pagare una sorta di contributo economico, la multa, al Sistema Sanitario Nazionale, potranno recarsi soltanto in farmacia, in ospedale o al supermercato per fare la spesa. Possibili restrizioni per i No Vax anche per le visite private da parenti e amici. In sostanza, verrebbe introdotto contestualmente all’obbligo vaccinale, una sorta di lockdown per i No Vax.
Le altre testate giornalistiche, sullo stesso argomento, sono invece più caute, in modo particolare parlano dell’obbligo vaccinale generalizzato, valido quantomeno per l’intera popolazione over 18, ma come opzione possibile, e su cui convergerebbero imprese, sindacati, ampi settori della maggioranza, partner europei.
Se il governo prendesse questa drastica decisione, legata alla diffusione ormai senza controllo dei contagi, essa riguarderebbe 23 milioni di dipendenti, andandosi pure a ripercuotere sulla scuola e nei confronti di parecchi studenti delle quinte classi delle superiori, ai quali dunque senza vaccino verrebbe difficoltoso entrare a scuola.
Secondo Franco Locatelli, introdurre l’obbligo vaccinale “È una scelta che spetta alla politica perché non ha valenze solo sanitarie, ma anche etiche e sociali. Sono sempre stato un fautore del vaccino facoltativo. Ora però da tecnico della sanità dico che le condizioni sono mature per l’obbligo per rispondere alle esigenze di salute dei pazienti con Covid o con malattie diverse“.
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