Con la riapertura in presenza delle scuole al 50% riaprono anche i convitti nazionali e quelli annessi alle scuole secondarie pubbliche.
La categoria degli educatori e’ a rischio al pari del personale infermieristico. Siamo a contatto diretto 24ore su 24 con i ragazzi, li svegliamo la mattina, li accompagniamo in mensa, li assistiamo durante lo studio, nelle attivita’ ludiche ove possibile svolgerle in sicurezza eppure….”.
Eppure gli educatori sono esclusi dalla scale delle priorità.
Non sono tantissimi gli educatori del Miur in Italia, qualche migliaio, non sarebbe cosa ardua dare loro priorità per il vaccino. I ragazzi dei convitti il fine settimana tornano a casa dalle famiglie, escono, viaggiano; le occasioni di contagio non mancano.
“Un convitto e’ paragonabile ad una residenza per anziani (per giovani nel caso specifico) pertanto non dobbiamo essere esclusi dalla scala delle priorità, come tutti gli infermieri in servizio nei convitti.
Gianluca Parisi