Intervistato da La Verità il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, oltre a parlare dei fatti di strettissima attualità e cronaca, ha fatto una piccola riflessione relativa ai programmi scolastici, in particolare a riguardo dell‘insegnamento della storia a scuola. Ecco perché secondo il capo del dicastero di Viale Trastevere si dovrebbe approfondire il periodo storico del Risorgimento italiano.
“Mi piacerebbe che in aula ci si occupasse di più del Risorgimento. Nel Risorgimento si trovano le ragioni del nostro stare insieme. Perché tanti eroi provenienti da tutta Italia decisero di unirsi ai piemontesi per unificare la nazione? Se l’Italia vuole essere grande, deve recuperare la consapevolezza di un’identità nazionale che altrimenti rischiamo di perdere”, ha esordito.
“Quella parte della nostra storia vorrei venisse non solo glorificata, ma anche studiata, discussa, celebrata. Una certa sinistra ci ha abituati ad andare in Europa senza la consapevolezza della difesa dell’interesse nazionale, che peraltro è un obiettivo di tutti gli Stati. Dovremmo riscoprire la nostra patria e la nostra storia, per sentirci tutti italiani, in nome di un interesse comune pur nelle nostre legittime e stimolanti differenze. Insomma, sarebbe bello se a scuola si riuscisse a far crescere anche l’orgoglio positivo di appartenere a una grande civiltà come quella italiana, che va conosciuta in tutte le sue declinazioni”, ha aggiunto Valditara, che ha sottolineato l’importanza del senso di appartenenza al nostro Paese.
Valditara ha anche parlato a proposito della prossima introduzione della figura del docente tutor, che presto sarà anche potenziata: “In realtà, con un primo stanziamento di 150 milioni, iniziamo dagli ultimi tre anni delle superiori, ma poi gradualmente estenderemo i tutor anche a tutte le superiori di primo e secondo grado: lo abbiamo già scritto nelle linee guida sull’orientamento”.
Ecco un commento del ministro a proposito dei fondi del Pnrr e il loro stanziamento per la scuola: “Il Pnrr ha stanziato 3,9 miliardi di euro per la riqualificazione delle scuole italiane. Grazie ai tecnici del ministero, ho trovato nelle pieghe di bilancio altri 1,2 miliardi. Dunque disponiamo di una cifra record di 5 miliardi e 100 milioni. Una parte l’abbiamo già attribuita agli enti locali, e noto con soddisfazione che anche alcuni amministratori dell’opposizione si sono congratulati con il ministero per questo nuovo approccio, che ha interessato anche le regole degli appalti venendo incontro proprio alle richieste di Comuni e province per una maggiore semplificazione”.
“Lo stanziamento consentirà di realizzare un grande piano di riqualificazione, ed emetteremo presto una circolare con i particolari. Inoltre nel decreto legge sul Pnrr abbiamo introdotto il modello Genova per l’edilizia scolastica, perché non bastano i fondi, occorre che le opere vengano realizzate in fretta. Le scuole devono essere sicure, senza barriere architettoniche, e penso debbano essere anche belle. Perché chi studia all’interno di scuole esteticamente gradevoli è incentivato a impegnarsi di più”, ha concluso Valditara.
Per gli istituti scolastici interessati, sono disponibili i percorsi formativi Next Generation Classrooms e Next Generation Labs e il percorso di accompagnamento e supporto personalizzato Accompagnamento, co-progettazione e consulenza personalizzata per gli spazi della scuola nell’ambito del progetto Next Generation Schools in collaborazione con Casco Learning.
Il percorso si rivolge in primo luogo ai dirigenti scolastici, al loro staff, ai docenti e al personale tecnico e amministrativo chiamati a progettare e realizzare in ogni singola scuola gli interventi connessi al PNRR, (Investimento 3.2: Scuola 4.0 – scuole innovative, nuove aule didattiche e laboratori, Framework Next Generation Classrooms (tutte le istituzioni scolastiche) & Framework Next Generation Labs (solo scuole secondarie di Secondo Grado).
Il team multidisciplinare di formatori e consulenti è composto da Aluisi Tosolini, Alessandro Catellani, Daniele Khalousi, Marcello Scaravella, Federico Dibennardo, Michelle Mazzotti, Stefano Manici, Stefania Mazza, Carlotta Pizzi e Enrico Carosio.
La scuola può richiedere il percorso completo o i singoli moduli al link sottostante.
Su questi argomenti il corso gratuito PNRR Scuola 4.0: ambienti innovativi e nuovi approcci alla didattica, in programma per il 17 aprile, a cura di Alessandro Catellani, Stefania Mazza, Aluisi Tosolini.
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