Home Attualità Valditara: “Abbiamo docenti di valore ma gli stipendi non sono adeguati, proveremo...

Valditara: “Abbiamo docenti di valore ma gli stipendi non sono adeguati, proveremo a fare di più. Bisogna credere nella scuola”

CONDIVIDI

All’indomani dell’inaugurazione ufficiale dell’anno scolastico, che ha avuto luogo ieri a Forlì, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, è stato ospite oggi, 19 settembre, di SkyTG24, all’interno del programma Buongiorno.

Valditara entusiasta dei risultati ottenuti

Riprendendo il monito del presidente Mattarella sull’importanza degli alunni migranti o figli di migranti stranieri, il ministro ha ribadito la “centralità dello studente” spiegando che la “novità della figura dei docenti tutor aiuterà l’inserimento”. Secondo Valditara, “autorità e autorevolezza vanno di pari passo” e si vuole sempre più dare “strumenti a docenti per rafforzare autorevolezza”. Inoltre il ministro rivendica: “Quest’anno abbiamo coperto tutte le cattedre, con meno supplenti”.

“L’istruzione tecnica e professionale diventa finalmente un canale di serie A, con la stessa dignità dei licei, in grado di garantire agli studenti una formazione che valorizzi i talenti e le potenzialità di ognuno e sia spendibile nel mondo del lavoro, garantendo competitività al nostro sistema produttivo”, ha detto il ministro, all’indomani del via, da parte del Consiglio dei Ministri, della riforma degli istituti tecnico-professionali.

Inoltre è stato dato il via libera al disegno di legge per la revisione della valutazione del comportamento. ”La riforma del voto in condotta responsabilizza i ragazzi e restituisce autorevolezza ai docenti. Per una scuola che sia anche capace di affermare la cultura del rispetto”, ha detto Valditara, che ha poi annunciato che dall’11 ottobre sarà attiva una piattaforma unica “accompagnerà studenti e famiglie per tutto il percorso scolastico rendendo semplici le pratiche amministrative e accompagnando anche il lavoro dei tutor”.

“Primi segnali di miglioramento”

“Bisogna credere nella scuola italiana, abbiamo insegnanti di valore, i primi segnali di miglioramento si stanno già avvertendo. Gli stipendi degli insegnanti non sono adeguati, proveremo a fare di più”, ha concluso il ministro.