Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara oggi è intervenuto al Senato, presso l’Aula Convegni di Palazzo Carpegna, per presentare le linee programmatiche del suo dicastero.
Valditara ha affermato: “Ritengo che in costanza di stipendi così modesti e poco dignitosi fosse importante trasferire tutte le risorse possibili sul più importante aumento contrattuale degli ultimi anni più che investire sulla valorizzazione. Vogliamo arrivare a quello che è l’aumento più consistente degli ultimi contratti e, cioè, a regime, 124 euro al mese. Certamente è ancora poco, ma in un contesto dove il Governo ha stanziato 1 miliardo di euro per la crisi energetica, è quanto di meglio si poteva fare. Ricordo che a fine anno i docenti riceveranno 2400 euro in media a fine anno. Il tema del taglio agli asili? Facciamo un taglio relativamente modesto a fronte di aumenti considerevoli. In realtà nel 2023 il taglio sarà assai contenuto. Il fondo 0-6 in realtà è finalizzato a tre obiettivi: le rette, l’edilizia, la formazione docenti”.
Il ministro parla di 2400 euro, anche se, come affermato da Francesco Sciandrone (Uil Scuola Rua) nella diretta di mercoledì 14 dicembre, “non risulta che questa cifra possa essere erogata a nessuno. Quella più alta, intorno ai 2000 euro, spetterà ai docenti di scuola superiore di II grado nella fascia da 35”.
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