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Valditara alla Camera: dobbiamo riconoscere l’impegno e le competenze dei docenti, anche attraverso gli stipendi

Anche il ministro dell’istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, come è capitato naturalmente in passato ai suoi predecessori, è chiamato alla Camera a rispondere alle interrogazioni a risposta immediata dei parlamentari.  

Il ministro risponde a interrogazioni sulla valorizzazione del “merito” nell’ambito della comunità scolastica (Sasso – Lega); sulle iniziative volte alla omogeneizzazione delle condizioni di accesso alla gratuità dei libri di testo della scuola dell’obbligo nelle diverse aree del Paese (Grippo – Azione-IV-RE).

Il ministero del Merito

“Sono grato per il quesito posto – risponde il Ministro all’onorevole Sasso sul tema del merito – mi dà modo di spiegare le motivazioni che hanno spinto il Governo a fare delle politiche del merito uno dei suoi tratti caratterizzanti. Il merito è il valore fondante della nostra Carta, per garantire l’uguaglianza sostanziale dei nostri cittadini”.

“Compito della scuola è fare emergere i talenti di ogni studente indipendentemente dalle condizioni di partenza: da questo parte la sfida del merito”.

“I dati sulla dispersione sono gravi – continua il Ministro – occorre pertanto una maggiore personalizzazione dei piani di studio. E serve un sistema di orientamento efficace per fare effettuare alle famiglie e agli studenti scelte consapevoli. Su questo due misure del Pnrr su cui sono intervenuto sono: la riforma del sistema dell’orientamento e gli investimenti contrasto della dispersione scolastica. Per raggiungere obiettivi concreti servono interventi mirati sui territori“. Una considerazione, quest’ultima, che sembra strizzare l’occhio alle ragioni dell’Autonomia differenziata anche per la scuola (su cui i sindacati promettono di scendere in piazza).

“E bisogna rafforzare la autorevolezza del docente – aggiunge il Ministro – del quale dobbiamo riconoscere il suo impegno e le sue competenze. Ecco perché i risultati e gli impegni sul contratto, che sbloccherà entro Natale gli arretrati e porterà a circa 125 euro in media a mensilità gli stipendi degli insegnanti”.

“Si tratta solo di un primo passo, verso un’alleanza che stiamo costruendo attraverso un dialogo costruttivo. Sono fortemente convinto che solo attraverso una grande collaborazione tra tutte le parti la scuola possa tornare a essere un ascensore sociale che non lasci indietro nessuno”.

Sasso si dice soddisfatto e commenta: “Il merito non è un peccato contro l’ideologia dell’uguaglianza”.

Libri di testo

“Va premesso che sono i Comuni a provvedere alla copertura delle spese dei libri di testo per gli studenti meno abbienti. Ciò premesso, 133mln di euro sono stati erogati dal Ministero agli enti territoriali proprio per garantire la gratuità o un contributo in favore degli alunni. Anche per superare le diseguaglianze l’intervento sui libri di testo, per sostenere le spese delle famiglie in questa situazione inflazionistica”. Ma ciò che la deputata Valentina Grippo (Azione-Italia Viva) contesta è la disomogeneità tra i gradi di scuola e tra le regioni.

Autonomia differenziata

Autonomia differenziata? Ecco perché sì, spiega il Governo: “Nessuna regione potrà ricevere meno risorse o più risorse rispetto a quante ne riceva ora”. Verranno insomma garantiti i Lep (Livelli delle prestazioni essenziali). A rispondere su questo tema il Senatore Luca Ciriani al Question Time, in rappresentanza del ministro per gli Affari regionali Roberto Calderoli.

Carla Virzì

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