“Lavoreremo sui temi della trasformazione digitale che riguarderà il mondo della scuola. Le proposte italiane hanno già travato largo consenso in sede di G7 e con i partners europei; ora ne discutiamo anche oltreoceano. Il primo incontro, molto proficuo, è stato con i rappresentanti di Google for Education”: così il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara a New York per l’Action Day del Summit of the Future e riportato sul suo profilo X, partecipando alla riunione degli esperti di Alto Livello sulla Trasformazione Digitale nell’Istruzione (organizzato da UNESCO, UNICEF, GPE e ITU) che ha riunito Ministri dell’Istruzione di diversi Paesi e leader delle principali imprese digitali e dell’OCSE.
L’obiettivo è quello di sostenere il Global Digital Compact, che verrà adottato nell’ambito del Vertice per il Futuro, per cui il dibattito si è concentrato sulle sfide e le opportunità offerte dalla digitalizzazione nell’istruzione.
Valditara ha così illustrato all’Onu la visione italiana sull’integrazione delle tecnologie digitali, richiamando i principi elaborati a Trieste nel corso del G7 dei Ministri dell’Istruzione: “Il compito dei responsabili politici non è solo quello di accogliere il progresso tecnologico, ma piuttosto di governarlo, all’interno di un quadro comune e in base alle priorità dei nostri Paesi”.
Importante è stato il riferimento all’impegno dell’Italia anche attraverso gli investimenti del PNRR, destinati a potenziare le infrastrutture scolastiche con la creazione di aule digitali e laboratori innovativi che utilizzano l’IA: “Crediamo che la dipendenza da smartphone nella scuola materna e nel ciclo primario sia dannosa per lo sviluppo cognitivo e influisca negativamente sull’apprendimento”.
Da qui l’annuncio di una sperimentazione sull’uso di strumenti di IA al fine di personalizzare l’istruzione, prevenire l’abbandono scolastico e dare vita a iniziative a favore degli studenti con disabilità.
Valditara ha inoltre sottolineato: “Viviamo una situazione paradossale. I giovani incontrano difficoltà nella transizione dalla scuola al lavoro mentre, allo stesso tempo, le aziende non riescono a trovare personale con le giuste competenze”.
A tale fine, il Ministro ha presentato il progetto Scuola 4.0, che prevede la trasformazione di circa 100.000 classi tradizionali in ambienti di apprendimento innovativi con la creazione di laboratori, pensati per le professioni digitali del futuro.
Sulla IA, Valditara, ribadendo il ruolo sempre più strategico dell’IA, ha precisato che su questa si collocano le iniziative volte a promuovere l’acquisizione di competenze STEM e informatiche, con un’attenzione particolare all’uso etico e responsabile dell’IA generativa, e la riforma delle Accademie ITS, che offriranno percorsi post-secondari per formare specialisti in IA, in stretta collaborazione con il mondo imprenditoriale.
Ha poi illustrato il progetto pilota italiano che coinvolge 15 scuole secondarie di primo e secondo grado in quattro Regioni italiane della durata di due anni, che si avvarrà di software installabili su computer per personalizzare i percorsi di apprendimento nelle materie STEM e nelle lingue straniere. Al termine della sperimentazione, l’Istituto Invalsi valuterà i risultati al fine di decidere se estendere l’uso dell’IA alle scuole italiane entro il 2026.
Fondamentale, ha precisato il ministro, il ruolo dei docenti che nonostante il grande potenziale dell’IA, rimangono al centro del processo educativo.
Ha infine concluso il Ministro, ribadendo l’importanza della cooperazione internazionale sull’istruzione, in particolare con i Paesi africani.
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